A breve si conosceranno i risultati del Sinodo in Amazzonia. Si attende la pronuncia di Papa Francesco sul celibato, ma si era già espresso.
Di ritorno dal viaggio a Panama, il Santo Padre aveva chiuso alla possibilità di rendere il celibato opzionale una regola comune.
Celibato sì o no?
Si è concluso da poco il Sinodo in Amazzonia dal quale è emersa con vigore l’esigenza di contrastare la crisi vocazionale in quella zona. La proposta più diffusa è quella di concedere ai diaconi sposati di divenire Sacerdoti. In questo modo le comunità che sono sprovviste di una guida spirituale avrebbero il loro Pastore e si tamponerebbe la crisi vocazionale. Offrire una simile possibilità potrebbe aprire ad un’apertura totale verso il celibato, visto che in altre parti del mondo si preme in tal senso.
Tale possibilità spaventa il Cardinale Ruini. In un’intervista concessa al ‘Corriere della Sera’, l’ex presidente della Cei ha dichiarato che concedere l’astensione al celibato sarebbe un grave errore. Il Cardinale si augura dunque che Papa Francesco lo faccia presente e spieghi per quale motivo il celibato è da considerarsi obbligatorio.
Il pensiero di Papa Francesco
In realtà a tal proposito il Santo Padre si era espresso già ad inizio anno. Di ritorno dalla visita a Panama, Papa Francesco era stato molto chiaro: “Nella Chiesa cattolica di rito orientale possono farlo, si fa l’opzione celibataria o di sposo prima del diaconato. Per quanto riguarda il rito latino, mi viene alla mente una frase di san Paolo VI: ‘Preferisco dare la vita prima di cambiare la legge del celibato’”.
In quella occasione il Pontefice ha spiegato anche per quale motivo è contrario ad abolire l’obbligo di celibato: “Personalmente penso che il celibato sia un dono per la Chiesa e non sono d’accordo a permettere il celibato opzionale. No”. Insomma la sua posizione è molto vicina a quella del Cardinale Ruini. Bergoglio, però, sa anche che in determinate zone del mondo una simile apertura potrebbe essere necessaria: “Soltanto rimarrebbe qualche possibilità nei posti lontanissimi, penso alle isole del Pacifico, ma è qualcosa da pensare quando c’è necessità pastorale”.
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Luca Scapatello
Fonte: Messaggero