Straordinaria cantante, Céline Dion ha rivelato che deve ringraziare un sacerdote per la sua vita: ha persuaso sua madre a non abortirla.
Apprezzatissima cantante, voce potente e inimitabile, Céline Dion ha rischiato di non nascere. Come ha più volte dichiarato nel corso degli anni, deve ringraziare un sacerdote per la sua vita.
Quante persone potrebbero esserci al mondo se non fossero state abortite? I numeri sono agghiaccianti, sono milioni i bimbi che non arrivano a vedere la luce perché eliminati durante la gravidanza.
Legale o no, l’aborto volontario resta un atto criminale, è l’uccisione di essere umano nelle prime fasi della sua esistenza. Lo dice la ragione senza bisogno della fede, fin dal concepimento inizia la vita di una nuova persona che proseguirà il suo sviluppo nella vita intrauterina e dopo la nascita.
Il racconto di Céline Dion: “Devo la mia vita ad un prete”
Ricordata come la voce della colonna sonora del film Titanic, nella bellissima canzone “My heart will go on“, Céline Dion è un’icona della musica internazionale. È una delle artiste di maggior successo della pop music e ha da sempre catturato il pubblico con la sua voce energica e il suo timbro unico.
Cantante da 200 milioni di copie vendute in tutto il mondo, ha al suo attivo una carriera brillante. Ma tutto questo avrebbe potuto non esserci. Sua madre infatti aveva pensato di abortirla. “Devo la mia vita ad un prete” ha più volte dichiarato.
Nel 1967 in Canada, Thérèse Dion, sua madre, aveva già 13 figli e le condizioni economiche della famiglia non erano affatto buone.
Proprio per questo quando scoprì di aspettare un altro bambino, fu assalita dalla preoccupazione e la soluzione che le si prospettò all’orizzonte fu quella di eliminare la vita che si stava formando. Forse però non era del tutto intenzionata a compiere questo terribile gesto.
Prima di recarsi in una clinica per abortire infatti la madre di Céline andò da un sacerdote che conosceva e di cui si fidava. Gli espresse il suo proposito e lui non esitò a mettere luce nelle tenebre che in quel momento stavano attraversando il suo cuore.
Le disse che l’aborto è un omicidio, che nessuno ha il diritto di uccidere una vita umana che è creata da Dio. Può darsi che la donna voleve solo sentire quelle parole, una tesi opposta a quella che viene urlata nel mondo e che proprio in quegli anni prendeva forma come ideologia.
Altri personaggi famosi scampati all’aborto
Come riporta il portale pro life Religion en Libertad, Céline Dion ha dichiarato che sua madre, messa da parte l’idea di abortirla l’ha poi accolta e amata come i suoi fratelli: “mia madre appena si è ripresa dallo scoraggiamento, non ha perso un solo minuto nell’autocommiserazione , e mi amava così appassionatamente come aveva amato tutti”.
Questa storia fa riflettere sulle condizioni che spesso inducono le donne all’aborto, prima tra tutte l’ideologia che nega la dignità di persona al concepito nel grembo materno considerandolo “grumo di cellule” o “prodotto del concepimento”.
Ingannate da questa negazione della realtà, che la stessa scienza mostra invece in modo lampante, molte donne per paura, povertà, compiono il delitto dell’aborto. La presa di coscienza che quello che è chiamato prima embrione e poi feto non è altro che sempre lo stesso essere umano nelle diverse fasi della sua esistenza può far desistere dal volerlo eliminare.
Oltre alla storia di Celine Dion sono anche altri i personaggi famosi che hanno rischiato di non nascere. Sylvester Stallone è infatti sopravvissuto ai tentativi della madre di abortirlo. Una sorte simile sarebbe toccata anche a Cristiano Ronaldo, quando la madre ha più volte cercato di non farlo nascere.
In altri casi non sono state le madri a pensare all’aborto ma i medici che consigliavano loro di farlo perché il figlio sarebbe stato malato.È successo alla madre di Andrea Bocelli, che però ha rifiutato categoricamente i consigli dei medici. La stessa cosa si era verificata anche per Karol Wojtyla, ma sua madre non esitò a far venire al mondo colui che sarebbe diventato San Giovanni Paolo II.