Céline Dion: Dio non ha permesso che fossi uccisa, ha mandato il suo Angelo

 

L’aborto volontario è sempre un crimine ed una sconfitta, sia per chi se ne rende responsabile, sia per l’umanità intera.

Chi sopprime il figlio o la figlia che ha nel proprio grembo priva il mondo di una vita, di una persona, di un essere unico ed irripetibile, che magari potrebbe dare molto alla società. Chissà quanti geni della scienza, della medicina, della musica e di qualsiasi altro campo sarebbero venuti meno all’umanità e non avrebbero potuto donare col loro talento quello che hanno donato al genere umano.

Vi vogliamo parlare di un caso eclatante che è stato riportato da Religión en Libertad che racconta la straordinaria  storia della famosa cantante Céline Dion che è ancora in vita grazie all’intervento di un sacerdote che ha impedito che fosse abortita.

La storia della cantante è controversa lei l’ultima di quattordici figli, nata per miracolo infatti sua mamma Teresa dopo essersi accorta di essere incinta per la quattordicesima volta e dopo aver portato a termine la bellezza di 13 gravidenze. Pensò di porre rimedio alla questione ricorrendo all’aborto pressata anche dalle difficili condizioni economiche nelle quali la famiglia Dion versava.Il pensiero ricorrente nella sua mente era questo: “Un’altro figlio non possiamo proprio permettercelo” Teresa confidò questo suo cruccio ad un sacerdote di fiducia, e questi la convinse ad accettare quella nuova vita, confidando nella provvidenza di Dio e la convinse a rinunciare all’idea malsana di abortire e così è stato.

 E così, il 30 marzo 1968, nacque Céline Dion, divenuta poi la cantante che tutti conosciamo.

In una vecchia intervista, la Dion ha confessato di dovere la vita a quel prete, che seppe dire una parola buona e di incoraggiamento a sua madre.

Cosa sarebbe successo se, invece di quel sacerdote, Teresa fosse andata in un nostro attuale consultorio? Generalmente, quando una donna decide di abortire, lo fa immersa in uno stato di crisi, che non le permette di analizzare bene la situazione e di considerare possibili soluzioni. L’eventuale aborto della madre di Céline sarebbe stato senza dubbio ritenuto legittimo per ragioni socio-economiche o anche per motivi di salute psichica. E questo accade perché la nostra società è sempre di più imbevuta di individualismo, sicché una donna incinta ed in difficoltà, invece di essere aiutata e sostenuta dalla comunità, viene abbandonata a se stessa.

Oltretutto, nella fattispecie, se Teresa avesse abortito oggi non potremmo godere della splendida voce di Céline Dion e di canzoni come “My heart will go on“. Lo stesso dicasi di Beethoven, anche lui inizialmente non voluto da sua madre a causa della povertà in cui versava. Ma la soluzione non è mai uccidere un innocente.

La paura e le difficoltà sono sempre momentanee e ci può essere sempre un cambiamento improvviso che migliora la propria condizione. La vita umana, invece, è unica e insostituibile: una volta soppressa, su questa terra non può più essere ricostruita.

Fonte: notizieprovita.it

 

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