Parole che gettano una luce, negata dai più, sul dramma della guerra, mostrando un aspetto che non viene affatto considerato ma che è la prima causa dell’attuale tragica situazione mondiale.
Sempre più infatti assistiamo all’aumentare della violenza dietro cui c’è sempre una malattia del cuore, con un’origine ben precisa.
Madre Teresa di Calcutta l’11 dicembre 1979, durante la cerimonia in cui le fu assegnato il Nobel della Pace, pronunciava parole estremamente chiarificatrici che resteranno per sempre impresse nel cuore dell’intera umanità.
Le parole rivoluzionarie della futura santa
La futura santa con grande semplicità affermava una verità tanto evidente quanto rivoluzionaria. E soprattutto, messa in ombra sempre più oggi, in un mondo in cui la vita umana fin dal suo concepimento viene dileggiata, offesa, uccisa. Le parole della missionaria già allora erano estremamente in antitesi alla strada che stava drammaticamente imboccando il pianeta, e oggi più che mai ne vediamo le conseguenze laceranti.
Il suo fu un grande e inascoltato appello contro l’aborto, ipocritamente definito come strumento di salute riproduttiva, oggi perseguito più che mai al fine di realizzare i piani diabolici dei potenti che non riescono a vedere nella propria vita l’amore di Dio che si manifesta con la nascita di un bambino dal grembo della madre.
L’uomo, per i cristiani nato a immagine e somiglianza del Signore, oggi è diventato una sorta di “cancro da estirpare” per coloro che venerano una nuova religione pagana fatta di denaro, ambientalismo, cupidigia e infine assecondamento dei piani del diavolo.
Il grave errore di portare avanti sempre più politiche abortiste
Negli anni i promotori del Nobel premiarono numerosi esponenti pro-abortisti, tuttavia le parole di Madre Teresa segnarono un solco indelebile che ancora oggi ci aiuta a capire le cause delle guerre drammatiche a cui oggi l’umanità è sottoposta, dall’Ucraina a centinaia di altri Paesi e territori nel mondo.
Se non si rispetta infatti la vita nel grembo della propria madre, come sarà possibile rispettare quella del proprio fratello, magari nascosto sotto una divisa a simboleggiare l’odio, la morte e la distruzione del nemico, invece che l’amore indiscriminato che il Signore ci ha mostrato con la Sua morte in Croce?
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Queste furono le parole di Madre Teresa. “Il più grande distruttore della pace oggi è l’aborto, perché è una guerra diretta, un’uccisione diretta, un omicidio commesso dalla madre stessa”, disse la missionaria, aggiungendo che “noi, che stiamo qui, i nostri genitori ci hanno voluti. Non saremmo qui se i nostri genitori non lo avessero fatto”.
“I nostri bambini li vogliamo, li amiamo, ma che cosa è di milioni di loro?”, fu la domanda che sconvolse tutti. “Tante persone sono molto, molto preoccupate per i bambini in India, per i bambini in Africa dove tanti muoiono, di malnutrizione, fame e così via, ma milioni muoiono deliberatamente per volere della madre. E questo è ciò che è il grande distruttore della pace oggi. Perché se una madre può uccidere il proprio stesso bambino, cosa mi impedisce di uccidere te e a te di uccidere me? Nulla”.
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Sarebbe bene che oggi, di fronte al rischio di un conflitto nucleare e a una politica, quella americana, europea e di organismi internazionali come l’Onu e l’Oms, sempre più promotrice del dramma dell’aborto in tutte le sue forme e facilitazioni, si rileggessero continuamente queste parole e le si meditassero a fondo.