Chi era accanto a Padre Pio nella lotta contro il diavolo?

Quando era ancora solamente un giovane aspirante frate, Padre Pio ricevette quella che poi sarà una delle visioni più importanti di tutta la sua esistenza. Nel bel mezzo della sua lotta contro il diavolo, compare in sua difesa un “uomo di rara bellezza”. 

Una visione che il frate di Pietrelcina ebbe solamente all’età di 16 anni e che resterà negli annali come una delle sue testimonianze più importanti, per quanto sostanzialmente sconosciuta ai più.

Siamo nel gennaio 1903, tempo in cui Padre Pio si trovò dinnanzi a un annuncio che segnò la sua vita per sempre. Gli venne infatti detto che di lì in avanti avrebbe lottato tutta la vita, fino alla sua morte, contro il diavolo. Si trattava di un tempo in cui il giovane Padre Pio stava attendendo di entrare nella famiglia dei Cappuccini. In alcuni momenti, come accade per tutte le vocazioni, il giovane Francesco Forgione ebbe persino il dubbio di non essere all’altezza di quel compito, di entrare cioè nell’Ordine dei Cappuccini e di diventare sacerdote.

Vide uomini di rara bellezza a fianco di altri orridi e scuri

Quella visione straordinaria scacciò però ogni titubanza. Padre Pio molti anni dopo confidò tutto a delle persone a lui vicine, raccontando che si presentò a lui un misterioso “uomo di rara bellezza”. “Mi invitò a seguirlo, dicendo: Vieni con me perché ti conviene combattere da valoroso guerriero“. Parole che lo colpirono nel profondo. “Fui condotto in una spaziosissima campagna, tra una moltitudine di uomini, divisi in due gruppi”, raccontò ancora il futuro santo.

Da una parte uomini di rara bellezza, di bianco vestiti; dall’altra, uomini di orrido aspetto vestiti di nero con ombre scure. Mi venne incontro un uomo di smisurata altezza da toccare il cielo con la testa, con un volto orrido, il personaggio al mio fianco mi invitò a battermi, contro il personaggio mostruoso”. Fu a quel punto che Padre Pio si rivolse a quella misteriosa figura che si trovava accanto a lui, e gli implorò di venire risparmiato.

La sua risposta, rivelata nel libro “In lotta con il cosacco” di Marcello Stanzione e Francesco Guarino, Edizioni Segno, fu incredibilmente chiara. “Vana è ogni tua resistenza; con questo ti conviene azzuffarti. Fatti animo, entra fiducioso nella lotta, avanzati coraggiosamente, che io ti starò d’appresso, ti aiuterò e non permetterò che egli ti abbatta”, gli disse. Fu però in quel preciso momento che il futuro frate decise di accettare la prova, dando la sua risposta definitiva riguardante la sua vocazione, che successivamente si dimostrò totale, fino alla santità.

Uno scontro terribile che si concluse con una splendida profezia

Quello scontro, raccontò in seguito, fu a dir poco terribile. Ma Padre Pio riuscì ad avere la meglio e vinse contro quella creatura mostruosa, che se la diede a gambe trascinando con sé una legione di esseri immondi, orridi, che urlavano e imprecavano. Fu lo stesso Padre Pio a raccontarlo. “Il personaggio mostruoso scappò, si trascinò dietro quella gran moltitudine di uomini di orrido aspetto, fra urla, imprecazioni e grida da stordire”. Dall’altro, invece, un’altra moltitudine di uomini che aveva ben altro atteggiamento.

“L’altra moltitudine di uomini, sprigionò voci di plauso e di lodi verso colui che mi aveva assistito in sì aspra battaglia. Il personaggio splendido più del sole, pose sulla mia testa una corona di rarissima bellezza, che vano sarebbe descriverla“, spiegò il futuro santo.

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A quel punto, “il personaggio splendido più del sole, pose sulla mia testa una corona di rarissima bellezza, che vano sarebbe descriverla”, fece lui un’altra rivelazione un momento dopo che ritirarono la corona dalla sua testa: “Un’altra più bella ne tengo per te riservata. Se tu saprai lottare con quel personaggio col quale ora hai combattuto“. Parole che furono totalmente profetiche.

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