Albert Einstein (1879-1955) fisico, filosofo, premio nobel e grande pensatore, fù uno degli intelletti più sviluppati di tutti i tempi. Contribuì in modo determinante alla fisica teorica e specialmente è noto per la sua scoperta della legge dell’effetto fotoelettrico. Di famiglia ebraica, tuttavia non non credeva negli aspetti strettamente religiosi dell’ebraismo, ma aveva una concezione di un Dio inteso come “Spirito immensamente superiore che si rivela in quel poco che noi, con il nostro intelletto debole e transitorio, possiamo comprendere della realtà“. In un’intervista, alla domanda: “Fino a che punto è influenzato dalla cristianità?”, egli rispose: «Da bambino ho ricevuto un’istruzione sia sul Talmud che sulla Bibbi». L’intervistatore chiede: “Ha mai letto il libro di Emil Ludwig su Gesù?”. Risposta: «Il libro di Ludwig è superficiale. Gesù è una figura troppo imponente per la penna di un fraseggiatore, per quanto capace. Nessun uomo può disporre della cristianità con un bon mot». Ancora una domanda del giornalista: “Accetta il Gesù storico?”. Risposta: «Senza dubbio! Nessuno può leggere i Vangeli senza sentire la presenza attuale di Gesù. La sua personalità pulsa ad ogni parola. Nessun mito può mai essere riempito di una tale vita»
(A.Einstein, Intervista sul “The Saturday Evening Post”, 26/10/1929)
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