il Terzo segreto è composto di due parti: una, la visione, fu scritta e inviata prima, mentre l’altra – quella che nelle parole della Madonna è “il significato” della visione stessa – fu scritta e inviata successivamente.
E’ il famoso e misterioso “allegato” a cui accennò Capovilla. E’ il testo, tuttora non pubblicato, dove presumibilmente sta la parte che più spaventava suor Lucia. La stessa parte che spaventò Giovanni XXIII (ma anche, prima di lui, Pio XII) e che Roncalli decise di non rendere nota perché – a suo avviso – poteva essere solo un pensiero di suor Lucia e non avere origine soprannaturale.
Fu nel luglio-agosto del 1941, nella terza parte delle sue Memorie, che Suor Lucia menzionò per la prima volta la divisione in tre parti distinte del Segreto di Fatima. “Il segreto è composto da tre argomenti distinti”, scrive “e io ne posso svelare solo due”. Il primo è la visione dell’inferno e la designazione dell’Immacolato Cuore di Maria come supremo rimedio offerto da Dio all’umanità per la salvezza delle anime. “Al fine di salvarle, Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al Mio Cuore Immacolato”. Il secondo è la grande profezia riguardante una pace miracolosa che Dio vuole garantire al mondo attraverso la Consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria e la pratica della Comunione Riparatrice il Primo Sabato del mese.1 “Se la gente presta ascolto ai miei ordini, la Russia sarà convertita e il mondo avrà pace”. E c’è anche l’annuncio di terribili punizioni se si persiste nel non ubbidire alle Sue richieste. Riguardo alla terza parte del Segreto, nel 1941, Suor Lucia dichiara che per il momento non le è permesso di rivelarlo.
Scrive suor Lucia: “Dopo le due parti che già ho esposto, abbiamo visto al lato sinistro di Nostra Signora un poco più in alto un Angelo con una spada di fuoco nella mano sinistra; scintillando emetteva grandi fiamme che sembrava dovessero incendiare il mondo intero; ma si spegnevano al contatto dello splendore che Nostra Signora emanava dalla sua mano destra verso di lui: l’Angelo indicando la terra con la mano destra, con voce forte disse: Penitenza, Penitenza, Penitenza! E vedemmo in una luce immensa che è Dio: “Qualcosa di simile a come si vedono le persone in uno specchio quando vi passano davanti” un Vescovo vestito di Bianco “abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre”. Vari altri vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose salire una montagna ripida, in cima alla quale c’era una grande croce di tronchi grezzi come se fosse di sughero con la corteccia; il Santo Padre, prima di arrivarvi, attraversò una grande città mezza in rovina e mezzo tremulo con passo vacillante, afflitto di dolore e di pena, pregava per le anime dei cadaveri che incontrava nel suo cammino; giunto alla cima del monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande croce venne ucciso da un gruppo di soldati che gli spararono vari colpi di arma da fuoco e frecce, e allo stesso modo morirono gli uni dopo gli altri i vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose e varie persone secolari, uomini e donne di varie classi e posizioni. Sotto i due bracci della croce c’erano due Angeli ognuno con un innaffiatoio di cristallo nella mano, nei quali raccoglievano il sangue dei Martiri e con esso irrigavano le anime che si avvicinavano a Dio”
Suor Lucia parlò del Terzo Segreto in una lettera che sembra essere indirizzata a Papa Giovanni Paolo II1, datata 12 maggio 1982. Essa scrive:
La terza parte del segreto si riferisce alle parole di Nostra Signora: “Sennò [la Russia] spargerà i suoi errori in tutto il mondo, provocando guerre e persecuzioni alla Chiesa. I buoni saranno martirizzati; il Santo Padre avrà molto da soffrire; varie nazioni saranno distrutte.”
La terza parte del segreto, che [Vostra Eminenza n.d.r.] è così ansiosa di conoscere, è una rivelazione simbolica che si riferisce a questa parte del Messaggio, a condizione che accettiamo o meno quel che il Messaggio stesso ci chiede: “Se le mie richieste verranno esaudite, la Russia si convertirà e ci sarà la pace; sennò, spargerà i suoi errori in tutto il mondo, ecc.”
Dal momento che non abbiamo tenuto conto di questo appello del Messaggio, vediamo che esso si è compiuto, la Russia ha invaso il mondo con i suoi errori. E se non abbiamo ancora visto il compimento completo del finale di questa profezia, vediamo che vi siamo incamminati a larghi passi. Se non rinunciamo al cammino di peccato, di odio, di vendetta, di ingiustizia, della violazione dei violando i diritti dell’uomo, di immoralità e di violenza, ecc.
E non diciamo che è il Signore a punirci in questo modo; al contrario, è la gente stessa che si sta preparando il proprio castigo. Nella sua bontà, il Signore ci avverte e ci indica il giusto cammino, rispettando allo stesso tempo il libero arbitrio che ci ha donato; è per questo motivo che è la gente ad essere responsabile.2
Questa lettera del 1982 non fa alcun riferimento al tentato omicidio contro Papa Giovanni Paolo II del 1981; e men che mai considera quest’ultimo come una qualsiasi forma di compimento del Terzo Segreto. L’avvertimento lanciato da Suor Lucia, secondo la quale “ci stiamo avvicinando verso [il compimento della parte finale del Segreto di Fatima] a grandi passi”, piuttosto che predire il tentato omicidio di Papa Giovanni Paolo II, avvenuto l’anno prima, dimostra che la suora sta parlando della parte non compiutasi della profezia, riguardante il grande castigo mondiale che avverrà in un futuro prossimo. E’ chiaro che ad un anno dal tentato omicidio Suor Lucia era ancora preoccupata di un castigo globale in conseguenza del fallimento, da parte della Chiesa, di ascoltare gli imperativi contenuti nel Messaggio di Fatima. Ella non stava certamente scrivendo niente che riguardasse il trionfo del Cuore Immacolato di Maria, e questo alla vigilia della consacrazione del mondo (e non specificamente della Russia), ma piuttosto riguardo all’annientamento delle nazioni.
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