Un colloquio privato sui fatti di Medjugorje svela alcuni retroscena che il papa non conosceva.
Sebbene il papa non si sia ancora espresso sulle apparizioni e sui messaggi che la Madonna affida mensilmente ai veggenti Medjugorje (oggi è stato divulgato il tradizionale messaggio del 2 novembre), quanto fatto nell’ultimo periodo da Francesco lascia intendere che il Vaticano abbia aperto alla possibilità di considerare il culto che si tiene in Bosnia positivo per i fedeli e per la stessa Chiesa.
Conferma ne è il fatto che Papa Francesco ha inviato in pianta stabile monsignor Hoser per guidare la pastorale di Medjugorje. A darne conferma recentemente è stata Chiara Amirante nel corso della recente visita al paesino bosniaco.
Intervenuta ad un recente raduno, Chiara Amirante ha diffuso un messaggio ai fedeli mariani presenti a Medjugorje da parte del papa. Nel corso del sinodo dei giovani, infatti, lei ed il Santo Padre hanno avuto modo di parlare degli equivoci esistenti sul culto mariano che si svolge in quel luogo.
Dal colloquio la fondatrice di ‘Nuovi Orizzonti‘ ha compreso che al pontefice erano giunte molte notizie fallaci. Tra le quali quella relativa al numero di messaggi condivisi dalla Regina della Pace ai veggenti in questi anni.
Chiara spiega: “Fra quelle notizie c’è quella che ci sarebbero stati 76.000 messaggi. E’ una notizia che ha fatto pensare al Papa che ogni giorno la Madonna desse appuntamenti ai veggenti ad orari diversi per dire cose diverse”. “Io gli ho detto: ‘Non è così, i messaggi in realtà ad oggi sono 682, c’è quello del 2 e quello del 25”.
Chiara in quel momento ha compreso per quale motivo ci fosse della perplessità riguardo alle apparizioni mariane e attribuisce il precedente ostracismo del Vaticano alle false notizie giunte fino a Roma. Conclusa la premessa, Chiara passa al messaggio che il papa le ha dato il permesso di diffondere: “Sapevo già quanto aveva fatto, ma lui mi ha svelato: ‘Chiara guarda sono io che ho salvato Medjugorje, sono io che ho a cuore Medjugorje. La Congregazione della Dottrina della fede sulla base di molte notizie false e di alcune vere aveva già stabilito che era tutto falso'”.
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Luca Scapatello
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