Chiara Corbella Petrillo: nuova svolta per la sua causa di Beatificazione

Dopo sei anni di accertamenti c’è una importante svolta: viene chiusa la fase diocesana nella causa di beatificazione della Serva di Dio Chiara Cobella Petrillo con una cerimonia a Roma. 

La Diocesi di Roma ha annunciato che il prossimo 21 giugno si terrà la cerimonia con cui si chiude ufficialmente la fase diocesana dell’inchiesta sulla vita, le virtù, la fama di santità, e i segni che ha lasciato la Serva di Dio Chiara Corbella Petrillo.

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Chiara Corbella Petrillo – photo web source – lalucedimaria.it

La cerimonia avrà luogo nella Basilica di San Giovanni in Laterano alle ore 12. Il rito sarà presieduto dal vescovo Baldo Reina, e saranno presenti i membri del Tribunale diocesano che hanno condotto l’inchiesta: monsignor Giuseppe D’Alonzo, delegato episcopale; don Giorgio Ciucci, promotore di giustizia e Marcello Terramani, notaio attuario. Si tratta di una tappa del percorso che prevede l’iter di beatificazione e canonizzazione. La causa aveva avuto inizio, sempre con una solenne cerimonia in San Giovanni in Laterano sei anni fa, il 21 settembre 2018.

Chiara Corbella, la giovane mamma “faro di luce della speranza”

Chiara Corbella Petrillo nasce al Cielo il 13 giugno 2012 a Pian della Carlotta (Cerveteri) e come riporta l’editto che ha dato il via alla causa è stata una “laica e madre di famiglia, sposa e madre di grande fede in Dio“.

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La Serva di Dio Chiara Corbella Petrillo – photo web source – lalucedimaria.it

Ripercorrendo la sua storia, ormai molto conosciuta, Chiara si sposa con Enrico Petrillo, conosciuto a Medjugorje, dopo un lungo fidanzamento. Subito dopo il matrimonio arriva la prima gravidanza e alla bambina, Maria Grazia Letizia, viene diagnosticata una anencefalia, malformazione incompatibile con la vita. Senza esitazione Chiara rifiuta l’aborto proposto dai medici, la bambina nasce e vive per mezz’ora. Qualche tempo dopo rimane incinta del secondo figlio, Davide Giovanni, e si scopre che anche lui ha una grave malformazione.

Porta avanti con amore anche questa gravidanza e il bambino muore poco dopo la nascita. In seguito, rimane in attesa del terzo bambino, Francesco, che è sano. Ma durante la gravidanza è Chiara ad ammalarsi di un raro cancro alla lingua. Per non nuocere al bambino sceglie di ritardare le cure e subito dopo la nascita intraprende i trattamenti più aggressivi di chemio e radioterapia. Il tumore però avanza e Chiara muore a soli 28 anni. Il suo corpo riposa al cimitero del Verano insieme ai suoi bambini e la sua tomba è da subito meta di numerose visite per la sua fama di santità.

Come riporta l’editto “La sua oblazione rimane come faro di luce della speranza, testimonianza della fede in Dio, autore della vita, esempio dell’amore più grande della paura e della morte“. Sempre l’editto sottolinea le  parole di profondo affidamento che aveva pronunciato prima di morire: “Se il Signore ha scelto questo per me, vuol dire che è meglio così per me e per quanti mi sono intorno. Perciò io sono contenta“.

Le fasi del processo di beatificazione

Il processo di canonizzazione avviene per gradi. Quando si inizia una causa di beatificazione il candidato assume il titolo di Servo di Dio. Viene nominato un postulatore della causa che raccoglie documenti e testimonianze per ricostruire la vita e la santità della persona.

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Chiara Corbella Petrillo – photo web source – lalucedimaria.it

Questo avviene con l’apertura ufficiale di una Inchiesta nella Diocesi di appartenenza. Questa avviene dopo 5 anni dalla morte, tranne casi speciali. Si deve verificare l’eroicità delle virtù ovvero se ha vissuto cristianamente in modo particolarmente esemplare, più della media dei fedeli.

Si ascoltano le testimonianze dirette e con precisione vengono raccolti racconti di fatti, eventi, parole ed eventuali documenti scritti. Una volta che la Commissione nominata dal Tribunale diocesano ha raccolto tutti gli elementi si chiude la fase d’inchiesta e il materiale è consegnato alla Dicastero per le Cause dei Santi che sottopongono la Positio ad ulteriori giudizi.

In seguito il candidato può essere nominato Venerabile e successivamente, con il riconoscimento di un miracolo avvenuto per intercessione può essere proclamato beato. Occorre poi un altro miracolo per la canonizzazione.

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