Un viaggio alla scoperta dei luoghi sacri di fede, di cui l’Italia è ricca, che ci porta a nuove conoscenze. Uno di questi è la chiesa di Santa Giustina Martire a Belluno.
Nel cuore del Veneto e fra le montagne bellunesi, la chiesa arcipretale di Santa Giustina Vergine e Martire (questa è la sua esatta denominazione) si trova nella località omonima di Santa Giustina, nel pieno della diocesi di Belluno – Feltre.
Una chiesa che, oggi, è di carattere parrocchiale ma che, di certo, non ha perso il suo essere un vero e proprio monumento artistico che può dare avvio ad un vero e proprio turismo religioso al suo interno. Conosciamola meglio.
Andare alla scoperta di luoghi sacri sparsi per l’Italia ci porta, inevitabilmente, anche a guardare da vicino quelle che non sembrano essere, a colpo d’occhio e a prima vista, dei grandi luoghi quali possano essere cattedrali o basiliche. Piccole chiese che racchiudono, però, al loro interno, un vero e proprio scrigno di spiritualità, di arte che si è conservata nel corso dei secoli.
Una di queste è la chiesa di Santa Giustina Martire in provincia di Belluno. A molti, questo luogo sacro può non dire nulla, ma in realtà a chi è del posto o a chi ne ha sentito parlare almeno una volta nella vita, ha lasciato un segno indelebile. Per questo motivo, abbiamo scelto anche noi di parlarvene.
La chiesa di Santa Giustina è nata nel pieno del 1700, su progetto dell’architetto Antonio de Boni. La sua costruzione è stata lunga e tortuosa, tanto da esser consacrata solo nel 1832. Secondo la tradizione, prima della chiesa del 1700, doveva esserci stato un altro edificio di culto dedicato alla Santa, ma non vi sono tracce né origini certe di questa precedente edificazione.
Non dobbiamo immaginarci una chiesa di grandi dimensioni ma, nonostante tutto, la ricchezza presente al suo interno non può passare inosservata. La chiesa edificata nel 1700 è certo che prese posto di quella precedente che era di dimensioni più piccole e non adatta ad accogliere al suo interno i fedeli anche del solo circondario.
Certo è, invece, l’anno di costruzione del vecchio campanile, nell’anno 1682. L’attuale chiesa fu costruita tra il 1782 ed il 1791. Il campanile, invece, fu costruito nel 1682 e conservato così come era intatto, anche se nel 1872 dovette essere completamente riedificato, probabilmente a causa di un incendio provocato da un fulmine.
Nel corso dei secoli, la chiesa è stata soggetta a numerose opere di miglioramento, decorazione e abbellimento: nel 1855 venne rifatto il pavimento della chiesa e, nel 1878, edificato l’attuale campanile. Un avvenimento particolare quanto tragico vede la chiesa di Santa Giustina protagonista verso la fine della Prima Guerra Mondiale.
Nel 1918 alcuni soldati austriaci sottrassero alla chiesa le tre campane, campane che furono poi rimpiazzate da altre quasi immediatamente, nel 1920. Il patrimonio artistico contenuto al suo interno è prezioso e vanta opere di Francesco Frigimelica e Carlo Saraceni. Altre invece, che erano precedentemente conservate nella chiesa, sono andate negli anni perdute e portate in altri luoghi.
Oggi, come dicevamo all’inizio, la chiesa di Santa Giustina di Belluno è anche una chiesa parrocchiale dove si svolgono le quotidiane attività quanto anche la celebrazione della Santa Messa. Proprio quest’ultima ha i seguenti orari:
L’Adorazione Eucaristica, invece, è il giovedì alle ore 21.00.
Come raggiungerla? Dall’autostrada A4, prendere la direzione verso la A27 e, poi, dirigersi sulla SS51 direzione Alemagna a Ponte nelle Alpi. Prendere l’uscita Belluno della A27 e continuare sulla strada statale direzione Alemagna.
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