Come si può riscoprire Dio anche in estate? La CEI afferma: “Il turismo riavvicina a Dio nel tempo libero”
Il messaggio per la giornata mondiale del turismo.
La chiesa ed il turismo
La chiesa ed il turismo: un binomio che, apparentemente, non ha nulla a che vedere. Ed invece, sono tanti coloro che scelgono un turismo a carattere religioso. Per la Giornata Mondiale del Turismo, la Santa Sede invia un messaggio: “I viaggi sono l’occasione per rendersi conto di quanto sia grande, però il divario fra paesi poveri e ricchi” – afferma don De Marco, il responsabile pastorale del turismo e del tempo libero della Santa Sede.
Il messaggio della CEI
“L’Italia è sempre stata la patria universale della cultura e del monumento: la maggior parte di questi beni culturali fa riferimento alla fede. Perciò la CEI ha deciso di ringraziare anche il Vaticano, oltre che gli altri paesi, per il flusso di turismo che arriva anche nelle nostre chiese” – è scritto nel messaggio.
Il prossimo 27 settembre si celebrerà la Giornata Mondiale del Turismo. Il messaggio, anticipato da don De Marco e diffuso dal card. Turkson, prefetto del Dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale, afferma come “il turismo possa essere occasione di incontro fra diverse civiltà, motore di sviluppo economico ed anche promotore di apertura e lotta verso la povertà. Viaggiare permettere di conoscere luoghi diversi ma anche di capire il divario fra il Nord e il Sud del mondo”.
Don De Marco: “Camminare e guardare la grandezza di Dio”
Don De Marco è più incisivo: “Si tratta di un messaggio forte ma anche vero, e non vale solo per il turismo in Italia. In Italia, il turismo religioso è ben radicato ed attaccato al grande patrimonio artistico e culturale. Ma non dimentichiamo come questo possa essere, in primis, un’opportunità: la persona che cammina per strada può osservare, guardare, ammirare il monumento, ma anche la chiesa nella sua immensità, entrare e capire la grandezza di Dio, cosa che non è da poco”.
ROSALIA GIGLIANO
Fonte: vaticannews.va