Cappelle, Chiese, Santuari, Basiliche, Cattedrali e Duomi: diamo una definizione precisa di questi edifici, alcuni dei quali ospitano devozioni particolari.
In linea di massima, possiamo affermare che ogni edificio di culto cristiano è definito “Chiesa”.
La Chiesa più comune è quella parrocchiale, che ospita l’agglomerato principale della comunità religiosa di un luogo. La Chiesa Madre è definita tale, in quanto è la principale delle Chiese di una città ed ha ragione di esistere solo in località in cui non è la sola presente.
La Chiesa e il Santuario
Una Chiesa è “Santuario” quando, su concessione vescovile, ospita una devozione particolare. E’ specialmente mariano, ma anche di Santi o di Martiri, di cui potrebbe conservare reliquie o la tomba. Se in una Chiesa si svolge un culto particolarmente seguito, meta di pellegrinaggi, può essere nominata Santuario dal Vescovo della Diocesi (su richiesta), anche in assenza di particolari reliquie, attribuite ad una specifica devozione.
Ricordiamo, del resto, che ogni Chiesa conserva certamente reliquie o immagini considerate sacre, a prescindere dal fatto che sia meta di un culto singolare. Una Chiesa è considerata “Basilica”, per nomina pontificia e gode di alcuni privilegi, definiti dagli abiti sacerdotali o da oggetti usati per il culto e le celebrazioni.
Basiliche “Minori” o “Maggiori”?
Le Basiliche sono “Minori” o “Maggiori”. In realtà, sono tutte definite “Minori”, tranne quattro, tutte a Roma: San Pietro, San Paolo fuori le Mura, San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore. La Cattedrale è una Chiesa che possiede la Cattedra del Vescovo; la seduta che è di suo esclusivo utilizzo, tanto che, in sua assenza, viene lasciata vuota.
Il Duomo è semplicemente la Chiesa considerata più importante, in una città. Da queste definizioni, si evince che una Chiesa può essere Santuario, Cattedrale, ma anche Basilica e Duomo, nel contempo, se è la più importate della città e ospita una Cattedra vescovile, nonché è meta di pellegrinaggi.
Precisiamo inoltre, che ciò che normalmente chiamiamo “Cappella”, come quelle delle contrade della nostre città, degli ospedali o delle sedi universitarie, ma anche in Conventi e Monasteri, sono in realtà piccole Chiese, a meno che non siano di proprietà privata. La Cappella, vera e propria, è, per definizione, sempre un’area laterale, all’interno della Chiesa, con tanto di altare e devozione ad un Santo o alla Madonna.
Antonella Sanicanti
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