Siamo abituati a pensare che la procreazione sia un passo necessario, fondante della nostra esistenza, eppure esistono associazioni a livello mondiale che desiderano e ritengono assolutamente razionale la scelta di non avere figli. Dell’argomento si è occupato il programma di Rai 2 ‘Nemo-Nessuno escluso‘ con un servizio della giornalista Laura Bonasera, la quale è andata ad intervistare alcuni ragazzi italiani che aderiscono al movimento ‘Child Free‘ (liberi dai bambini) per chiedere loro le motivazioni che li inducono ad una scelta così drastica.
I Bambini visti come limitazione del proprio io
Ciò che emerge dal servizio di Laura Bonasera sul movimento per la “Liberazione dai bambini” è un’assoluta mancanza del desiderio genitoriale. I ragazzi intervistati vedono nella figura dei bambini degli adulti in essere che hanno bisogno di attenzione ed educazione (e fin qui nulla di anormale), ma trovano che il dover crescere ed educare questi piccoli umani sia una limitazione della loro libertà, nonché un impedimento al raggiungimento dei propri obiettivi: una coppia ad esempio ritiene il figlio un impedimento al cambio di lavoro o al trasferimento all’estero. Per far capire meglio il suo punto di vista, il fidanzato afferma: “Il problema è che la società ti fa credere che un figlio sia obbligatorio. Ma mio figlio serve davvero all’umanità?”.
Una delle intervistate è particolarmente astiosa nei confronti dei bambini e desidera persino che vengano creati dei locali in cui non sono ammessi i bambini per potersi godere una serata senza doverli sentire: “Esistono locali dove puoi fare entrare il cane e altri no. Vorrei passare una sera serena e tranquilla e ci sono bambini, passatemi il termine, lasciati allo stato brado, una situazione di disagio totale”. Quando la giornalista fa notare che basterebbe una corretta educazione, la ragazza risponde: “Io non ho la voglia di educare correttamente un altro essere umano e se non lo si può fare correttamente tanto vale non farlo. Lo metterei davanti al televisore e lo lascerei la”.
Ma se le argomentazioni possono sembrare paradossali, la soluzione che questi ragazzi si prefiggono lo è forse ancora di più: spinti dal desiderio di non incorrere in una gravidanza non voluta si sottopongono ad un’operazione di sterilizzazione. Si tratta di una soluzione drastica che potrebbe impedire loro di cambiare idea un giorno, ma sopratutto si tratta pur sempre di un intervento che, per quanto sicuro, potrebbe portare a delle complicanze, il tutto per privarsi della possibilità di avere, un giorno, un figlio.
Luca Scapatello