È ritenuta una delle più grandi attrici del cinema italiano, che ricordiamo col suo straordinario sorriso insieme a un indimenticabile Alberto Sordi. Una notizia che ha colpito il cuore di ciascuno di noi e che è stata data da Walter Veltroni.
Monica Vitti, attrice dall’incedibile verve, si è spenta all’età di 90 anni. La sua ultima apparizione in pubblico, risale a più di vent’anni fa.
È volata al cielo ieri, lasciando nel cuore di tutti coloro che l’hanno amata un gradissimo vuoto e un senso di mancanza inimmaginabile. Lei, Monica Vitti, all’età di 90 anni si è spenta. Il cinema è sempre stato la sua vita, la sua passione, la sua forma d’arte.
A dare l’annuncio della sua scomparsa è stato, in un tweet, Walter Veltroni: “Roberto Russo, il suo compagno di tutti questi anni mi chiede di comunicare che Monica Vitti non c’è più. Lo faccio con dolore, affetto, rimpianto”.
Assente dalle scene dal 2001 da quando una forma di Alzheimer che l’ha isolata dal mondo. Regina della commedia italiana, era nata a Roma nel 1931 con il nome di Maria Luisa Ceciarelli.
Da bambina era vissuta a Messina e poi a Napoli, al quartiere Vomero dove, come lei stessa raccontava, a 12 anni scoprì la passione per il teatro durante i bombardamenti della guerra. Mentre giocava nei ricoveri antiaerei sotterranei inscenando i burattini con il fratello Giorgio per dilettare i rifugiati, distraendoli così da un periodo molto buio. Perciò, tornata a Roma dopo la distruzione del suo palazzo a Napoli, a 14 anni entrò in teatro.
Il teatro e il cinema le hanno fatto compagnia per tutta la vita, fino alla sua ultima apparizione in pubblico, nel 2001 quando fu ricevuta al Quirinale per i David di Donatello.
E’ stata lei la vera mattatrice del cinema italiano. A consigliarle di cambiare il nome in Monica Vitti fu Sergio Tofano, subito dopo il diploma all’Accademia d’arte drammatica di Roma nel 1953.
Il grande lancio come attrice è stato opera di Michelangelo Antonioni, che l’ha voluta come protagonista nella sua tetralogia della incomunicabilità, recitando in film come “L’avventura”, “La notte”, “l’Eclisse”, “Deserto rosso”. Sarà poi Mario Monicelli a capire che Monica poteva essere anche un’ottima interprete di ruoli brillanti.
Un’attrice che ha affiancato, non solo Sordi ma anche Manfredi, Gassmann e Tognazzi. Una lunga carriera che l’ha portata a vincere tanti premi, per la sua bravura e la sua genialità, come tre Nastri d’Argento, un Ciak d’oro e il Leone alla carriera a Venezia, solo per citarne alcuni.
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La camera ardente si terrà in Campidoglio venerdì 4 febbraio e il pubblico potrà renderle omaggio dalle 10 alle 18.00. I funerali si terranno, invece, sabato 5 febbraio alle ore 15 nella Chiesa degli artisti a Piazza del Popolo a Roma.
Anche noi ci affianchiamo alle preghiere di suffragio di tutti coloro che l’hanno amata. Che la Vergine Maria dia consolazione a tutta la sua famiglia.
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