Dopo una bruttissima caduta, c’è stata grande commozione da parte dell’ex calciatore Ciccio Graziani. “Senza il buon Dio ora non sarei qui”.
“A un certo punto mentre cadevo il buon Dio ha detto a un angelo: dai corri, vai a dargli una mano a Ciccio perché se no quello si rompe tutto”, ha raccontato Graziani con la voce spezzata dalla commozione. “L’angelo è venuto lì, nella caduta, e ha fatto in modo tale che attutissi il colpo”.
La brutta caduta in casa e la commozione nel raccontarlo
L’ex calciatore e commentatore sportivo ha raccontato il brutto episodio durante una puntata di Domenica Live, e ha pubblicato un video in cui ringrazia tutte le persone che hanno mostrato il loro affetto e la loro vicinanza sulle reti social. Un volo di sei metri da una scala, che gli ha fatto riportare la frattura di sei vertebre e la rottura di undici costole.
Un incidente domestico che purtroppo, come accade a un numero molto alto di persone ogni giorno, poteva trasformarsi in tragedia. Graziani, per fortuna, è caduto su un tappeto di erba sintetica. I chirurghi hanno spiegato che grazie a quello il colpo si è attutito.
Dopo la caduta, 48 ore in terapia intensiva. Ora è fuori pericolo
“Ho fatto una stupidaggine. Ho preso una scala allungabile per riparare una rete. Sono salito fino a circa sei metri, si sono sganciati i rampetti di acciaio che tenevano la scala. Mia moglie non voleva che salissi sulla scala, poi si è spaventata tanto”, ha raccontato Graziani, che è rimasto in terapia intensiva per 48 ore.
La caduta è avvenuta su un fianco. “Sono caduto rannicchiato, tutto sulla parte sinistra. Mi sono fratturato sei vertebre, per fortuna tutte in modo lineare. Sembrava ci fosse la milza compromessa ma era solo un’emorragia interna”, ha spiegato. “Si è formata una sacca di sangue che cominciava a incidere un po’ sul polmone e sulla respirazione. Avevo sempre l’ossigeno per aiutarmi a respirare. Poi mi hanno proposto l’operazione. Avevo paura soprattutto delle emorragie interne. Le prime 48 ore in terapia intensiva sono state toste”.
“Pensavo di essere in pericolo, Dio ha chiamato un angelo custode”
Il momento del racconto era ovviamente uno dei più delicati, così è scoppiata la commozione. “Pensavo di essere in pericolo di vita, ti prendono tutte le paure del mondo, in quei momenti, pensi alla vita, alla famiglia, alle persone alle quali vuoi bene. Senza l’aiuto di Dio… avrà detto ad un angelo custode di aiutarmi, mi sarei tritato tutto. Fortunatamente, tutti i danni sono risolvibili. Sono stato fortunato, molto di più: miracolato”.
Graziani si è detto grato per l’affetto, la stima e la simpatia che gli è stata dimostrata in questo periodo difficile della sua vita. “Purtroppo a volte la testardaggine, la superficialità, il pensare di poter fare tutto e di più senza calcolare mai i rischi che a volte si corrono, ci fa credere talmente forti che non vediamo il pericolo”, ha affermato in un video pubblicato sui social.
Graziani: “il buon Dio mi è stato vicino, senza di lui non la racconterei”
“In virtù di quello che mi è successo io vi dico una cosa: non andate con qualsiasi mezzo, che sia una scala o un muretto, oltre i due metri perché da lì in poi è già pericoloso”, ha concluso.
“Io io sono caduto di fatto a 6 metri e metri e mezzo e qui devo dire che il buon Dio mi è stato particolarmente vicino, perché senza di lui io non starei qui adesso a raccontarvi questa brutta avventura”.
Giovanni Bernardi