Non è la prima volte che dall’Asia arrivano notizie allarmanti, sul controllo delle nascite, effettuato con metodi casalinghi o scientifici.
Questo deve darci, pertanto, la misura di quanto sia pericoloso continuare ad adoperare quelle tecniche che vanno sotto il nome di eugenetica. Si tratta dello studio e del controllo della trasmissione dei geni, da una generazioni alla successiva, in modo da creare individui migliorati.
In parole povere, è lo studio di come creare esseri umani in serie!
Ricordando che questa è stata, più o meno, l’idea che ispirò il progetto di Hitler, quando decise di sterminare ebrei e portatori di handicap, per arrivare a diffondere sul Pianeta la razza ariana, consideriamo quanto possa essere pericoloso che, oggi, quelle procedure, vengano rese appetibili da chiunque, in concomitanza alla diffusione della fecondazione assistita.
La metodologia che si sta diffondendo, e non solo in Cina, analizza il Dna dell’embrione in vitro, per trovare, eventualmente, malformazioni o patologie, scartandoli, poi, se non perfetti.
Attenzione a non cadere nell’inganno: questa, per noi cristiani, non è una tecnica di prevenzione, in quanto si basa su procedure manipolative di embrioni, cioè esserini che sono già vita vera.
Il Paese in cui questa mentalità ha trovato terreno fertilissimo è sicuramente la Cina, in cui la pratica dell’eugenetica e della fecondazione assistita, sta crescendo con una rapidità incredibile, molto più che negli Usa o in altri Paesi europei.
Nella città cinese di Changsha, nella struttura del Reproductive and Genetic Hospital Citic-Xiangya, solo lo scorso anno, ad esempio, ci sono state ben 41.000 procedure avviate di fecondazione artificiale.
Questo accade, e non si arresta, perché la loro formazione etica e morale è molto differente dalla nostra e, sicuramente, è lontana anni luce dal concetto di vita espresso da Cristo, come “dono”, in quanto tale, non sottoponibile a richiesta personalizzata.