Padre Pio da Pietrelcina, forse il santo più venerato del XX secolo e amatissimo ancora oggi in tutto il mondo, era molto legato agli Angeli tanto che si raccontano episodi straordinari sulla sua vita legati a loro.
Una vita segnata dalla continua e costante presenza di Dio e della Madonna che lo hanno accompagnato per tutta la sua esistenza terrena. Ci sono anche gli Angeli che sono stati protagonisti in diversi momenti della vita del Santo frate con le stimmate.
Sono stati raccolti e raccontati alcuni episodi in un libro. Cerchiamo di capire e di conoscere insieme come gli angeli erano amici di Padre Pio.
Padre Pio e gli Angeli custodi: un rapporto speciale
Non ha bisogno di presentazioni o di altro: lui è uno dei Santi più amati e venerati dal popolo e non solo. Quel popolo che a lui si è sempre rivolto e a lui ha chiesto e continua a chiedere conforto nei momenti, anche più difficili, della vita. Padre Pio da Pietrelcina è un esempio di come si possa essere Santi già in vita, senza fare grandi passi o grandi azioni ma, semplicemente, facendo la volontà di Dio.
Tantissime sono le testimonianze che, in merito, possono essere raccolte circa alcuni momenti particolari della vita del Santo di Pietrelcina quanto, allo stesso tempo, ancora oggi, anni dopo la sua salita al cielo, sono diverse le testimonianze della sua presenza e di come lui stesso accompagni le preghiere di chi gli si rivolge, direttamente al trono dell’Altissimo.
Parlavamo, nell’introduzione, di testimonianze particolari quanto speciali sulla vita di Padre Pio. Come racconta, in un suo articolo, il giornalista Gelsomino Del Guercio, citando il libro “Il catechismo di Padre Pio” di Renzo Allegri, anche gli angeli sono stati fedeli compagni di viaggio del frate con le stimmate.
In particolare la figura dell’Angelo Custode. Sono ben 5 gli aneddoti che possono essere raccontati e che suscitano particolare attenzione su questo speciale rapporto fra il Frate e il suo Angelo.
Lui lo considerava quell’amico, quel confidente. Il primo di questi aneddoti riguarda il fatto di come l’Angelo fosse a guardia della sua porta. L’autore del testo racconta che, specie quando Padre Pio era giovane ed era appena stato ordinato sacerdote, essendo di salute cagionevole, non viveva in convento, ma in una casa vicino a quella dei suoi genitori. Non chiudeva mai la porta a chiave e, a chi gli faceva notare questo, li rispondeva: “C’è l’angiolino che fa la guardia alla mia casa”.
Padre Pio diceva che gli Angeli sono sempre accanto a noi
Il secondo aneddoto era quello di osservare come l’Angelo Custode era sempre un pensiero costante per il santo frate. A chiunque andava a salutarlo, lui era solito rispondere: “Che l’angelo di Dio ti sia luce, aiuto, forza, conforto e guida”.
Ma non finisce qui. Il terzo aneddoto riguarda i colloqui che Padre pio aveva con i suoi conoscenti e con i semplici fedeli che gli scrivevano. Lui, specie con chi aveva maggior confidenza e con alcuni sacerdoti che erano anche a conoscenza delle sue visioni ed esperienze mistiche, alla fine delle lettere o delle conversazioni, concludeva con uno speciale saluto: “Salutami l’angiolino”, ovvero l’Angelo Custode.
Il quarto aneddoto riguarda alcune testimonianze che vengono direttamente da alcuni figli spirituali di Padre Pio, come ad esempio quella che se effettivamente il frate sentisse davvero tutto quello che ciascun figlio gli mandasse a dire tramite il suo angelo custode. E la risposta di Padre Pio on si faceva attendere: “E che, mi credi sordo?”.
Il quinto ed ultimo aneddoto, ma non meno importante di tutte le altre testimonianze raccolte, è la volontà di Padre Pio di pregare e invocare spesso gli Angeli Custodi: “Dobbiamo essere devoti agli angeli: invocarli spesso”.
Una figura costante, sempre presente nella vita del santo frate e che lui stesso cercava di far conoscere anche a tutti coloro che da lui si recavano.