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Citizen Go, appello a Salvini: “Fermi le iscrizioni illegittime all’anagrafe”

La decisione di alcuni sindaci di forzare la mano e iscrivere all’anagrafe i figli di due madri o due padri non è andata giù a ‘Citizen Go‘ che in questi giorni sta effettuando una campagna di diffusione di una petizione per chiedere al Ministro dell’Interno Salvini di fermare questa pratica non approvata dalla legge italiana. Il motivo dell’opposizione ad una simile pratica è chiaramente ideologico, poiché basato sul concetto religioso che la famiglia è formata da un padre ed una madre, ma l’appello è basato sulla legge italiana che non riconosce le pratiche mediche come l’inseminazione artificiale o l’utero in affitto e non riconosce la paternità e la maternità alle coppie omosessuali.

La petizione contro l’iscrizione all’anagrafe dei bambini delle coppie gay

Nel testo della petizione si leggono le motivazioni che inducono i responsabili di ‘Citizen Go’ a chiedere al ministro Salvini di interrompere la presa di posizione ideologica di alcuni sindaci italiani che impongono: “Agli Uffici dei loro Comuni di iscrivere nelle anagrafi bambini nati da ‘due madri’ o ‘due padri’. Nati cioè all’estero con pratiche in Italia illegali come l’utero in affitto. Si tratta quindi di attestazioni false e ideologiche, gravemente lesive dell’ordine pubblico”. Per ‘Citizen Go’, quindi è necessario che il governo faccia qualcosa per impedire che questa pratica diventi di comune utilizzo e quindi normalizzata.

Spinti dal desiderio che venga rispettata la legge italiana e “Quella naturale”, nella petizione ci si rivolge direttamente al leader leghista che varie volte ha parlato della sua intenzione di proteggere la famiglia tradizionale (d’altronde il ministro alla Famiglia è proprio della Lega): “Le chiedo di ordinare immediatamente ai Prefetti di tutte le Città coinvolte di provvedere all’annullamento di queste iscrizioni, e di porre fine al tentativo di manomettere l’ordinamento giuridico italiano contro la Costituzione e la democrazia che la governa”.

A curare la petizione è Filippo Savarese, direttore delle campagne di Citizen Go Italia, che il prossimo 20 giugno è atteso in Senato per presentare la campagna in una conferenza stampa. In aggiunta all’appello al ministro dell’Interno verrà chiesto l’intervento della magistratura, attraverso l’invio di esposti contro i sindaci, per verificare che le iscrizioni illegittime violino la legge costituendo reato di alterazione di stato e falso in atto pubblico.

Luca Scapatello

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Luca Scapatello

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