Si chiamava Claudio Canali il componente della rock band “Biglietto per l’inferno” che ci ha lasciato, solo qualche ora fa.
Negli anni ‘70 e ‘80 la sua musica destava qualche sospetto, a quelli che si fermavano al nome del gruppo e lo chiavavano “la voce del diavolo”.
Poi, negli anni ’90, tutto è cambiato e lui finì per diventare Fra’ Claudio, dell’eremo di Minucciano, in provincia di Lucca.
“Molti all’inizio pensarono che fossimo una band satanica. Ancora adesso chi lo pensa non ha capito nulla. La scelta di quel nome era per dire noi ti facciamo sentire canzoni che raccontano l’inferno di questo mondo: il terrorismo, la droga, l’emarginazione, il carcere”.
Ma il successo non lo rendeva felice e un giorno decise di partire per l’India, in cerca di una dimensione spirituale.
Drogato e derubato, durante una festa, dovette vendere anche la chitarra per sopravvivere, fino a che, tre mesi più tardi, l’ambasciata italiana non lo recuperò.
“Quando rientrai mi prese un forte senso di colpa verso la mia famiglia e coloro che mi conoscevano. Andavo in giro e chiedevo scusa a tutti. Mi davano del matto: solo mia madre intuì che stava avvenendo un vero cambiamento in me. Ormai della band non volevo più saperne, nonostante la pressione dei compagni e anche di giornalisti stranieri”.
La sua ricerca di spiritualità, però, non era stata ancora appagata e continuava a tormentarlo. Così, conobbe la setta degli Hare Krishna, dove rimase più di un anno.
Poi, incontrò qualcuno che, finalmente, lo indirizzò al meglio:
“Conobbi una ragazza, consacrata a Maria, che quando parlava mi lasciava esterrefatto. Non avevo perso le mie radici cristiane e ogni tanto salivo al Santuario mariano di Valmadrera.
Una volta ci andai vestito da Hare Krishna. La custode sbigottita per quell’abbigliamento mi mandò dalla persona che avrebbe potuto aiutarmi. Era Fra’ Mario Rusconi dell’Eremo di Minucciano”. (…) “Avevo trovato Chi mi stava cercando”.
Fu così che, da li a poco, “la voce del diavolo” divenne Fra’ Claudio, che incontrava tantissimi giovani in cerca di Dio e bisognosi di direttive. In questo modo, Claudio Canali ha speso il resto della sua vita.
Antonella Sanicanti