Tutti noi desideriamo di fonte alla malattia desideriamo la guarigione fisica ma c’è una guarigione ancora più preziosa, quella dell’anima.
E l’Unzione degli Infermi può alleviare le sofferenze, ha proprio come effetto il recupero della salute, se ciò giova alla salvezza spirituale”. Padre Angelo risponde al quesito di un fedele circa l’efficacia di questa Unzione degli Infermi e se possa portare giovamento anche al corpo dell’ammalato.
Quanto può l’Unzione degli Infermi alleviare le sofferenze, anche nel corpo, di chi è ammalato? Questa è la domanda che un fedele ha posto a Padre Angelo. “La moglie di mio figlio Gabriele, madre di tre bambini, all’ età di 36 anni ha patito un ictus che le impedisce di vedere da un occhio e deambula male da una gamba.
Essendo una famiglia credente, in contemporanea alle cure mediche, abbiamo chiesto al nostro parroco che praticasse il Sacramento dell’Unzione degli infermi […] Ora noi preghiamo tutti per mia nuora ogni giorno sia in famiglia sia durante la ss. Eucaristia alla quale partecipiamo quotidianamente […] crediamo nel Sacramento dell’unzione degli infermi. Perché allora, le condizioni di salute di mia nuora non migliorano?”.
Un quesito a cui padre Angelo ha risposto facendo anche riferimento al Catechismo della Chiesa Cattolica: “In ogni caso certamente i sacramenti dal momento che chi li celebra è Cristo stesso producono infallibilmente i loro effetti. Per questo il Magistero della Chiesa dice che producono la grazia ex opere operato, e cioè per il fatto stesso che l’azione viene compiuta […] Questa grazia è un dono dello Spirito Santo che rinnova la fiducia e la fede in Dio”.
Il sacerdote, inoltre, spiega anche perché, soprattutto per l’animo e per lo spirito di chi lo riceve, l’Unzione sia estremamente importante: “La grazia speciale del sacramento dell’Unzione degli infermi ha come effetti l’unione del malato alla passione di Cristo, il perdono dei peccati, se il malato non ha potuto ottenerlo con il sacramento della Penitenza, il recupero della salute, se ciò giova alla salvezza spirituale”.
Padre Angelo spiega anche che, la preghiera di chi è vicino all’ammalato, fortifica ancora di più il suo spirito: “Della celebrazione di questo Sacramento per tua nuora una cosa è certa. La sua malattia ha cooperato e coopera grandemente al bene spirituale vostro. Ora voi pregate ogni giorno sia in famiglia sia durante la SS. Eucaristia alla quale partecipate quotidianamente […] Abbiate poi fiducia perché il Signore sa qual è il momento propizio per esaudirvi”.
La fiducia e il porre tutto nelle mani di Cristo: con queste parole, Padre Angelo si unisce alla preghiera di questa famiglia. La preghiera, la partecipazione alla Santa Messa e l’Unzione sono elementi fondamentali per la guarigione spirituale e l’accompagnamento nelle sofferenze all’ammalato.
Fonte: amicidomenicani.it
ROSALIA GIGLIANO
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