Pregare Dio sempre, in ogni luogo, perché lui è presente ovunque e ci ascolta. Ma è sempre così? Il dubbio di un fedele.
“Dio è presente in cielo, in terra e in ogni luogo”, ci dice la Chiesa. Ma non tutti ne sono certi e si pongono delle domande. Un sacerdote risponde con precisione al quesito postogli da un fedele.
Sono molti coloro che non riescono a pregare stando a casa perché sono distratti dalle mille cose e faccende lì presenti, a partire dalla tv, dal cellulare ecc… Per questo motivo, preferiscono recarsi in chiesa per avere un rapporto a tu per tu con il Signore. Ma non per tutti è la stessa cosa.
Un fedele ha chiesto, quindi, consiglio a Padre Angelo: “Desideravo porle un quesito per quanto riguarda la presenza di Dio nell’Eucaristia. Parlando con un amico, gli ho detto che andavo a pregare in chiesa perché lì Dio è realmente presente nell’Eucaristia e lo preferivo rispetto al pregare a casa. E lui mi chiede: “Non è come dire che Dio è meno presente a casa e più presente in chiesa e quindi è limitato da non poter essere presente ugualmente ovunque?”. Come rispondere a questo interrogativo?”.
Il sacerdote, con dovizia di particolari, spiega la vera presenza di Dio in ogni luogo: “La presenza di Dio si esprime in molti modi e con diverse tonalità. Il primo modo in cui Dio è presente è quello cui fa riferimento il tuo amico. Alla domanda: “Dov’è Dio?” il Catechismo di San Pio X rispondeva: “Dio è in cielo, in terra e in ogni luogo. Egli è l’immenso”. Dio è presente dappertutto perché dà a tutti gli esseri quello che hanno, li conosce perfettamente nella loro intima costituzione e li mantiene nell’esistenza.
Ma è evidente che non è presente con la sua Persona. Tant’è che non si fa la genuflessione davanti agli alberi e alla natura. Questo tipo di presenza per cui Dio è dappertutto viene chiamato presenza di immensità”.
Ma la presenza di Dio è visibile anche nelle persone, in coloro che hanno conosciuto la grazia di Dio: “Poi è presente in maniera molto più forte di quanto non lo sia in tutta la natura quando nelle persone che vivono in grazia secondo l’insegnamento stesso di Gesù: “Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui”.
Qui Dio è presente personalmente, ma mediante la grazia santificante e all’interno di un’altra sostanza, che è la persona che lo possiede. Questo tipo di presenza è più forte del precedente. E per distinguerla viene chiamata presenza di inabitazione. Ma anche in questo caso, proprio perché è presente mediante la grazia e all’interno di un’altra sostanza, non si fa la genuflessione davanti alle persone che lo possiedono, per quanto sante siano” – spiega.
Padre Angelo, poi, si sofferma sulla presenza di Dio nell’Eucarestia: “Vi è poi la presenza di Dio nella Santissima Eucaristia. Qui la presenza Dio è velata dalle apparenze del pane e del vino. Qui non è presente all’interno di un’altra sostanza perché dopo la consacrazione la sostanza del pane e del vino non c’è più perché si è convertita nella sostanza del Corpo e del Sangue del Signore.
Nell’Eucaristia Dio è presente con la sua sostanza divina, tant’è che diciamo che quello è il Santissimo Sacramento, è il Signore. È presente con la sua onnipotenza divina. E questo è così vero che le altre forme di presenza non producono gli effetti dell’Eucaristia. È in riferimento a questa presenza che Sant’Agostino sentì sotto forma di locuzione le seguenti parole: “Non sei tu che muti me in te come fai con i cibi che li muti nella tua carne, ma tu ti trasformerai in me”.
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È infatti in riferimento a questa presenza che il Signore ha detto: “In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita”. Ed è per questo che qui davanti a questa presenza che è reale per antonomasia ci si genuflette, si adora e si presta il culto di latrìa”.
Una conclusione esaustiva propone, Padre Angelo, al fedele: “Come vedi, dire che Dio non è presente ovunque nella medesima maniera non significa limitare Dio. Non può essere presente nella medesima maniera perché le maniere sono diverse! Il fatto che sia presente in diverse maniere, anziché limitare la sua onnipotenza, la esalta in maniera mirabile”.
Fonte: amicidomenicani
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ROSALIA GIGLIANO
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