C’è un metodo infallibile per riuscire in una delle cose più difficili da fare a livello interiore per un buon discernimento. Durante un recente incontro pubblico è stato il Pontefice stesso a svelarlo.
Papa Francesco ha infatti dato alcuni consigli riguardanti questo difficile esercizio.
Francesco ha spiegato che davanti alle difficoltà più dure della nostra vita è proprio lo Spirito Santo a suggerirci la strada migliore da prendere. Questo per una semplice ragione. Lo spirito del male infatti di fronte a noi assume degli atteggiamenti molto precisi, spingendoci a fare sempre quello che ci piace e pare, senza limiti né regole o talvolta coscienza. Lo spirito maligno porta addirittura a credere che ognuno di noi può usare la proprio libertà come meglio crede, senza freni.
Come possiamo distinguere il male dal bene
Purtroppo però arriva un momento in cui si resta con il vuoto nella proprio interiorità, ed è quello il momento in cui lo spirito del male comincia ad accusarci. Non a caso nella Bibbia viene chiamato con il nome di “accusatore”. Si scaglia contro di noi buttandoci a terra e distruggendoci. Tuttavia Bergoglio ha spiegato che ci sono dei metodi ben precisi per riconoscerlo.
Nei momenti in cui ci si accorge che nella propria interiorità si agitano amarezze, pessimisti, tristezze. Proprio nel momento in cui nel proprio cuore si agitano questi pensieri negativi, allora capiamo che questi non vengono mai dallo Spirito Santo, ma al contrario dallo spirito del male che vuole fare di tutto per allontanarsi dalla vita che viviamo, concretamente. E che ci vuole distratti, con la testa altrove, rivolta a mille altri pensieri.
Come ad esempio al passato, alle cose che non sono andate bene e a come potevano andare meglio, a rimpianti, nostalgie e cose di questo genere. Impedendo quindi di proiettarci nel futuro, attraverso timori, paure e false speranze, e nemmeno di vivere al meglio il presente stesso.
Cosa accade per mezzo dello Spirito Santo
Tutto diverso è invece ciò che accade per mezzo dello Spirito Santo, che mai dirà nella propria vita e nel proprio cammino che va tutto bene. Perché sarebbe una falsità: non esistono vite in un cui va tutto bene. Lo Spirito però, che ci ama infinitamente, ci corregge, portandoci talvolta anche a piangere per i nostri peccati e spronandoci a cambiare, a modificare i lati peggiori di noi stessi, combattendo con falsità e doppiezze.
Ciò infatti non è di certo una passeggiata ma richiede fatica, lotta interiore e sacrificio costante e duro. Perché lo Spirito Santo non è certo un idealista disincarnato, vagheggiante, ma al contrario è estremamente concreto. Ci porta a vivere nel tempo presente, nel luogo in cui siamo, perché sono quelle due le dimensioni della grazia. E ci ricorda che in cima alla salita si vede un panorama bellissimo, quello del Regno di Dio che è di amore infinito per ogni sua creatura.
Lo Spirito Santo infatti non ci lascia mai a terra ma ci prende per mano, consolandoci e incoraggiandoci sempre, invitando a non abbandonare mai la speranza e la fiducia, ma al contrario prendendoci per mano e invitandoci a rialzarci sempre, ogni volta. Per questo possiamo fidarci infinitamente di Lui, senza alcun timore.