Siamo certi che il termine “amicizia” possa essere affiancato a tutti coloro che riteniamo nostri amici?
L’amicizia, oltre ad esser un sentimento importante, è anche un segno ed un rapporto di fiducia pieno e completo fra le persone.
Perché essere amici?
Cosa vuol dire essere amici? Avere solo un numero elevato di followers o di “amici” sui social, che ci seguono e mettono il famoso Mi Piace ad ogni nostra azione? O è qualcosa di molto più serio? Partiamo da principio.
Con il termine amicizia si indica un tipo di relazione interpersonale, accompagnata da un sentimento di fedeltà reciproca tra due o più persone. L’amicizia richiede affetto, stima, fiducia fra le persone che si identificano come tali ed è un sentimento che si evolve con il crescere dell’età fra gli individui.
Si cercano amici che siano quanto più simili a noi. Quando si è bambini o ragazzi, è la scuola a fare da apripista. Lì si trova l’amico o l’amica del cuore, quella persona alla quale confideresti ogni cosa. Ma la cosa cambia quando si diventa adulti: l’amicizia diventa una cosa veramente seria.
Chi è il vero amico
L’amico diventa il confidente, la persona della quale ci si fida cecamente. Ma la cosa più importante è che, a differenza di quando si è bambini, non si considera tutti “amici”, ma questi si riducono di numero, perché si inizia a capire chi ti vuol stare davvero vicino, soprattutto nel momento della prova, o chi invece lo fa solo per un proprio tornaconto personale.
Se pensiamo a Gesù, anche lui aveva degli amici. Marta, Maria e Lazzaro lo erano, come ci è descritto anche nei Vangeli. Anche gli Apostoli erano i suoi amici. Gesù di loro si fidava. E proprio l’amicizia è alla base di uno dei suoi comandamenti dell’amore per eccellenza: “Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici”.
E Gesù aveva amici?
E Gesù, sulla croce, ha donato la vita per ciascuno di noi, senza chiedere nulla in cambio, semplicemente donandoci il suo amore, considerandoci tutti suoi amici.
L’amico è quella persona che ci fa stare bene, ci fa sentire noi stessi, senza aver paura di dover mostrare o nascondere difetti o debolezze. L’amicizia è una relazione fra persone, anche di sesso diverso, che pone alla base il rispetto reciproco, ma soprattutto lo stare bene insieme.
Ma c’è qualcosa che ci fa stare davvero bene con noi stessi e con chi ci sta intorno? Certo che sì e ce lo suggerisce don Luigi Epicoco, il quale, in un suo libro, ha affermato: “Preghiera e amici sono due grandi antidoti alle nostre patologie esistenziali“. L’amicizia, quindi, ci aiuta anche a combattere quelle che sono le nostre paure, anche le più semplici.
Avere cura dei nostri amici
L’amicizia è quel qualcosa del quale bisogna “avere cura”. Le persone che scegliamo come nostri amici ci seguiranno nella nostra vita, saranno un faro, una pietra sulla quale appoggiarci, qualcuno a cui confidare e raccontare ogni cosa. Ma la cosa deve essere reciproca: dobbiamo esser anche noi così per chi ci sceglie come amico.
Non dobbiamo aver paura di guardare negli occhi un nostro amico, specialmente se lo consideriamo tale. Lui (o lei) ha scelto noi e viceversa e ci ha scelti così, con tutti i nostri pregi e difetti.
Consideriamolo come un dono che Dio ha posto sul nostro cammino e custodiamo ogni nostra vera amicizia con occhi diversi.