Come sarà il nostro corpo in Cielo? | Ecco la risposta del sacerdote

Una domanda comune a molti ma a cui non è facile dare una risposta. La resurrezione e la vita eterna sono qualcosa alla quale tutti coloro che hanno fede aspirano, sia per sé stessi che per i propri cari.

Come risorgeremo? Ritornerà il nostro corpo mortale o sarà un corpo glorioso, come quello di Gesù? Domande alle quali cerchiamo di dare una risposta.

Corpo dopo la resurrezione: come sarà?
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La resurrezione: come sarà il nostro corpo?

Risorgere dai morti”: una frase che abbiamo ascoltato, letto nel Vangelo e che abbiamo visto pienamente attuata nella persona di Gesù e, anche in quella di Maria, assunta in cielo anima e corpo.

Questi sono gli esempi più lampanti che conosciamo di resurrezione. Ma, da semplici fedeli, ci chiediamo: noi, alla fine dei tempi, come risorgeremo? Con il nostro corpo mortale oppure no? Sarà risorta solo la nostra anima o anche il corpo?

Domande lecite che, ogni buon cristiano che crede nella vita eterna, vuole conoscere. Spesso pensiamo anche ai nostri cari che ci hanno preceduto nel viaggio verso il Paradiso e immaginiamo anche, un giorno, come sarà reincontrarli.

Ed ecco che, qui, ritorna nuovamente la domanda: come li incontreremo? Il loro corpo sarà mortale (e consistente come lo ricordavamo…tanto per intenderci) o sarà un corpo glorioso, luminoso, come lo era quello di Gesù quando è asceso al cielo?

Cosa dice la Sacra Scrittura

Per cercare, quanto meglio di chiarirci le idee, abbiamo chiesto approfondimenti ad un sacerdote: “Le cose che noi conosciamo sull’argomento, si fondano sempre sulle Scritture. Ciò che sappiamo che il nostro corpo sarà questo, nella risurrezione della carne, perché partiamo dalla resurrezione di Gesù. La cosa particolare è che i suoi discepoli non l’hanno riconosciuto e questo fa pensare a una qualche diversità nell’aspetto probabilmente, però non ovviamente riguardo alla forma, perché era sempre Lui, Gesù. Loro lo vedevano, camminava con loro.

Il corpo glorioso ha delle facoltà particolari, perché mangia, beve…Gesù risorto mangia e beve e sta con loro. Però, per esempio, “entra a porte chiuse”, non ha bisogno più nemmeno “di farsi aprire la porta”. La materia non è più un limite per il corpo glorioso” – spiega il sacerdote.

E se la scelta, al momento della morte, cade sulla cremazione del corpo della persona? “Su questo punto, invece, la cosa interessante è che noi dobbiamo sempre pensare alla materia come qualcosa che non si annullerà mai. Neanche le ceneri: non è una cosa che scomparirà, anche quando si sceglie di esser cremati. Possono anche navigare, ma la materia è materia e rimane tale. Perché allora pensare che Dio non sia così Onnipotente da poter raccogliere anche le nostre ceneri sparse nell’universo e ricompattarle per fare risorgere il nostro corpo? Questa è la verità: la materia non si eliminerà mai.

E se il defunto viene cremato?

Anche noi non saremo mai cancellati. La nostra materia, seppur cenere, non sarà mai cancellata dall’esistenza. Rimane tale, rimane materia. Al di là della cremazione, anche i corpi seppelliti migliaia di anni fa, prima o poi diventano cenere. Ed anche lì ci si pone la domanda: “Come fa il Signore a farli risorgere?”. Quindi: perché mettere un limite a Dio e alla sua onnipotenza?

Di conseguenza, questa è la verità: che la materia alla fine non si cancellerà mai. Ovviamente noi non possiamo dare delle risposte a cose che non conosciamo fino in fondo” – conclude il sacerdote.

Per approfondire ancora di più l’argomento, guardiamo anche alla risposta, data alla domanda di un fedele in merito a questo argomento, da Padre Angelo Bellon, del sito “Amici Domenicani”: “Con certezza possiamo dire che risorgeremo con il nostro corpo, con quello nel quale viviamo attualmente. Questo è di fede e l’ha sancito il Concilio Lateranense IV: “Tutti risorgeranno con il corpo che hanno ora”. Se non si trattasse dello stesso individuo, non si potrebbe parlare di risurrezione” – scrive.

Le parole di San Paolo in merito

Ma anche sulle vere e proprie fattezze del corpo, il padre domenicano si affianca a ciò che, precedentemente, ha spiegato il sacerdote: “Come sarà il nostro corpo, è difficile dirlo. La Sacra Scrittura ricorda che saremo conformati a Cristo glorioso e che pertanto il nostro corpo sarà trasformato. Ecco io vi annunzio un mistero: non tutti, certo, moriremo, ma tutti saremo trasformati, in un istante, in un batter d’occhio, al suono dell’ultima tromba. Suonerà infatti la tromba e i morti risorgeranno incorrotti e noi saremo trasformati. È necessario infatti che questo corpo corruttibile si vesta di incorruttibilità e questo corpo mortale si vesta di immortalità”, come scrive San Paolo nella Lettera ai Corinzi, spiega nel suo sito.

“Per questo i teologi concludono che sarà un corpo dotato di impassibilità, agilità, spiritualità, splendore o chiarezza” – conclude Padre Angelo.

Una risposta, quindi, difficile da dare. Noi possiamo solo affiancarci alle Sacre Scritture e a ciò che Gesù ci ha detto e lasciato come esempio. Sta di fatto che, alla fine dei tempi, risorgeremo e vedremo Gesù nella sua Gloria.

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