Si avvicina il tempo della Quaresima, un tempo liturgico di fondamentale importanza per un cristiano. Momento di riflessione spirituale ma anche sul nostro modo di essere e di vivere.

La Quaresima si caratterizza non soltanto per essere il momento di preparazione al Triduo Pasquale, ma anche per avere al suo interno delle caratteristiche e delle pratiche religiose che, di solito, non sono così presenti negli altri tempi liturgici dell’anno. La preghiera, il digiuno, la pia pratica della Via Crucis, le opere di misericordia: solo per citarne alcuni esempi.
Possono esserci, però, altri piccoli atti di carità che possono essere affiancati a questi che abbiamo già citato prima. Si affiancano, certo, ma non sostituiscono alcuno di essi. La Quaresima si caratterizza per essere proprio questo: un tempo forte perché forte deve essere anche la partecipazione da parte del cristiano stesso.
Piccoli atti di carità che ci sono stati, anche, suggeriti più volte e in diverse occasioni, dal Santo Padre. Vediamo insieme di cosa si tratta e come questi possono essere posti e messi in pratica anche nella nostra quotidianità.
Vivere al meglio la Quaresima con 15 gesti di carità
La Quaresima: il centro della vita cristiana. Momento che si apre con il Mercoledì delle Ceneri e che vede il suo apice di profondità e spiritualità con il Triduo Pasquale della Passione, morte e resurrezione di Gesù. Essa è caratterizzata, come dicevamo, da intensi momenti di preghiera, più forti del restante anno liturgico.
Uno degli atti più comuni e che ricordiamo più spesso è il digiuno dalle carni. La Chiesa ci chiede di farlo ogni venerdì e che va affiancato alle altre pratiche spirituali della Quaresima stessa. Il digiuno è utile, aiuta lo Spirito a formarsi e non è stato dato così “tanto per” dalla Chiesa stessa: per far spazio a Gesù nel nostro cuore, che è il motore che ci permette di mettere in pratica queste azioni di carità, si attua il digiuno, il rinunciare a qualcosa.

Alla pratica del digiuno, come dicevamo, possono essere affiancati degli altri piccoli atti di carità ma preziosi. Ci possono sembrare delle ovvietà ma, in realtà, non sempre ci accorgiamo di farle secondo lo spirito cristiano. Ad esempio, il primo di questi, è il salutare: salutiamo sempre e ovunque con viso sorridente, rispettando chi è a noi vicino, con parole gentili.
Secondo punto è il ringraziare: il dire “grazie” è una parola semplice ma se accompagnata dalla vera gratitudine, assume un significato diverso. Terzo punto è il salutare con gioia: non solo il semplice saluto, ma anche il sorriso, molto spesso, fa la differenza e aiuta a dare speranza. Quarto punto è ricordare quanto amiamo gli altri: l’amore non è una cosa scontata, ma ci aiuta a dare (a noi e agli altri) quella fiducia piena in Dio.
Alcuni piccoli atti di carità che non sapevi fossero fatti tutti i giorni
Quinto punto: ascoltare le storie degli altri con amore e senza pregiudizi alcuni. Sesto punto: fermarsi ed aiutare chi ha bisogno. Abbiamo compassione degli altri e digiuniamo dall’egoismo. Settimo punto, cerchiamo di tirare su il morale di qualcuno, attraverso un sorriso o anche un semplice gesto di ascolto.

Ottavo punto: celebrare le qualità di un altro a cui fa seguito il nono punto, correggere con amore quando vediamo che il nostro fratello si trova in errore. Il decimo punto è quello di selezionare ciò che non usiamo più: se abbiamo qualcosa che non usiamo regaliamolo a chi ne ha bisogno. È uno dei principali gesti di carità.
L’undicesimo punto aiutiamo chi ci sta vicino, anche a superare i suoi momenti di difficoltà. Il dodicesimo punto è quello di pulire in casa quello che uso: contribuire ad aiutare nelle faccende domestice, è un atto di aiuto, oltre che di carità. Il tredicesimo punto è quello di porsi in aiuto di qualcuno a superare i suoi ostacoli.
Il quattordicesimo punto: aiutare in alcune cose se serve a far riposare qualcun altro. In ultimo, ma non meno importante, se hai qualcuno da chiamare fallo pure, non solo per riconciliarti, ma anche solo per sentire la sua voce.
Tutto ciò fa sempre bene al cuore e ci aiuta a vivere meglio la Quaresima.