Credere è entrare nelle piaghe di Cristo, sapere che noi siamo stati i carnefici e che quelle piaghe lui le ha portate per la nostra salvezza
Questo è un Vangelo molto diretto ma pieno di contenuto e ricco di significato, perché Gesù ci dice una cosa molto chiara: chi è il chicco di grano ceduto in terra che deve morire per portare frutto? Siamo noi.
Dobbiamo morire in molte zone del nostro orgoglio, dobbiamo morire nella nostra vanità, nella nostra incredulità. Per vivere in Cristo infatti bisogna morire, come lui è morto per noi. E la domanda che ogni cristiano dovrebbe farsi è questa: quanto sono attaccato alla mia vita? Quando più sei attaccato alla tua vita, tanto più sei lontano da Dio. Questo non significa che non dobbiamo volerci bene, anzi. Il secondo comandamento dice: ama il prossimo tuo “come te stesso”, quindi ci dobbiamo amare.
Gesù ci dice: “Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà”. Cosa significa servire Gesù? Cosa ci chiede? Ci chiede solo di andare a Messa, ci chiede di insegnare i comandamenti, o a dire alle persone quello che devono fare? No.
Ci insegna a testimoniare cosa fa lui nelle nostre vite, a trasmettere attraverso la nostra testimonianza i valori cristiani. Ci insegna ad essere fedeli, cosicché chi ci vede creda nel valore della famiglia. Ci insegna ad essere generosi, affinché la persona che viene aiutata da noi si renda conto che Dio esiste, sentendosi sostenuta.
A volte non ci rendiamo conto di che cosa sia capace la nostra fede, e di quanto sia fondamentale nella nostra storia. A volte il fatto di credere sembra essere come appartenere a qualcosa, la stessa cosa che dire: sono della Roma, della Lazio… Quasi fosse una scelta da due soldi. Invece no.
Credere significa entrare nelle piaghe di Cristo, significa sapere che siamo stati noi quei carnefici. Significa sapere che quelle piaghe lui le ha portate per la nostra redenzione, per la nostra salvezza. Essere cristiani significa prima di tutto comportarsi da cristiani.
Tanti dicono: io sono credente ma non praticante. E a chi credi? Alle tue fantasie! Se uno dice di credere deve credere a colui che gli ha lasciato il dono della fede. Non puoi mettere Dio nel tuo io, perché non c’entra. Non puoi pensare che Dio ragioni come te, perché sennò saresti stato tu Dio al suo posto.
Oggi Gesù ci sta dicendo di fidarci e abbandonarci un po’ di più. Ci sta chiedendo di arricchirci un po’ di più del desiderio di Lui, del desiderio della fede, del desiderio di trasmettere agli altri che veramente lo abbiamo incontrato, che lo vogliamo seguire e lo vogliamo portare a tutti.
Sia lodato Gesù Cristo.
Redazione
* Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.
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