Il Signore ci chiama a credere senza resistenze. Come un bambino crede a un papà, a una mamma, noi dobbiamo fare con Gesù.
Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria
Questo Vangelo è molto particolare, perché Gesù si preoccupa e dice: “Ora vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: “Dove vai?”. Anzi, perché vi ho detto questo, la tristezza ha riempito il vostro cuore“. Gesù si immedesima negli apostoli e gli spiega perché non si devono preoccupare.
Si pone il problema nostro, di ognuno di noi. E ci dice anche perché: “Se io non me ne vado non viene il Paraclito, lo Spirito Santo”! Quel Paraclito che è fondamentale, perché ci dimostrerà e ci svelerà tutto, ci porterà a vedere che il principe di questo mondo è già stato condannato.
Gesù ha dovuto soffrire per dimostrarci il suo amore
Ma una cosa importante credo che la posso dire: quando il Signore mi mette davanti persone nella sofferenza, sento di ricevere dei doni grandi, e credo che tutti noi li riceviamo. Perché Gesù per dimostrarci il suo amore ha dovuto soffrire. Diremmo noi: Perché? Chi la vuole la sofferenza?
Se uno mi chiedesse: Hai paura di morire? Forse no. Hai paura di soffrire? Sì; sì. La sofferenza è tremenda, perché la devi prendere, non si può passare a qualcun altro, né finisce. La sofferenza rimane, ti distrugge.
I doni della della sofferenza
Però è vero anche che ti cambia dentro, ti apre interiormente, ti dà una consapevolezza che quando stai bene non hai. Potrei definire questo come motivo di grazia, anche se non so se chi sta nel dolore lo riesce a comprendere, e a dire: grazie a questa sofferenza ho aperto il cuore a Gesù, ho aperto il cuore a Dio.
E anche se fosse, lo faremmo perché stiamo male o perché il male ci ha portato a scoprirlo? Oppure perché vogliamo stare bene e sappiamo che Gesù è l’unica opportunità che ci è rimasta?
Sono domande molto difficili queste, quando si sta male. Ecco oggi credo che Gesù oggi parli a noi e a tutti coloro che sono nella sofferenza: “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò ristoro“.
Gesù attraverso la preghiera di tutti noi può compiere meraviglie per tutti. Il Signore ci chiama ad essere bambini, senza resistenze. Come un bambino crede a un papà, a una mamma, o a un adulto, noi dobbiamo fare con Gesù, credere che lui mai ci lascerà soli. E prima o poi opererà con potenza per le nostre necessità e la nostra guarigione. Perché è lui che ha detto: chiedete qualunque cosa nel mio nome e il Padre mio ve la concederà.
Sia lodato Gesù Cristo.
Redazione
* Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.