Ogni volta che il male opera, Gesù ci dice di fare questa azione: donare la nostra vita, perdere la nostra vita, rinnegare noi stessi.
Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria
Ci sono due punti di questo Vangelo che sono molto importanti. Uno è quando Pietro dice a Gesù: “Tu sei il Cristo”, e Gesù gli dice in un altro momento (in Mt 16, 17): “Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli”, come se Gesù esaltasse il dono e la spiritualità di Pietro. Lo nomina quindi fondatore della sua Chiesa. Appena Pietro va a rincuorare Gesù, a dirgli: “Ma cosa dici? Tu non devi morire!”, come a dire “a te ci penso io!”, lui gli dice “Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini“. Questa è un’affermazione di una forza brutale, e Gesù ci dice la stessa cosa ogni qualvolta noi ragioniamo con i pensieri del mondo. Ogni volta che ragioniamo con i pensieri del mondo, infatti, c’è il male che opera.
Ogni volta che il male opera, Gesù ci dice di fare questa azione: donare la nostra vita, perdere la nostra vita, rinnegare noi stessi. Ma come si fa? “Prendi la tua Croce e seguimi”. Come si fa? Non è facile! E allora si potrebbe dire: non mi conviene! È una questione di vantaggi e svantaggi, di comodità. Cosa ti promette Dio per queste croci?
Incarnare in noi la Parola di Dio
Facciamo un esempio: guardiamo le nostre mani, apriamole e chiudiamole. Le nostre mani rispondono a degli impulsi mentali: il nostro cervello dice alla mano di aprirsi e chiudersi. Quella mano oggi esiste, domani sarà putrefatta. Con questo ragionamento, che è molto forte, possiamo capire che la nostra mano vale oggi ma non vale allo stesso modo nell’eternità. Oggi ho delle capacità che mi sono state donate per raggiungere quella vetta eterna dove l’uomo non solo ritroverà il buon pensiero che abbiamo nel cuore, ma la Parola di Dio si deve incarnare in ognuno di noi.
Come Gesù ha preso la nostra carne, la parola deve diventare la nostra carne. Noi dobbiamo essere una cosa sola col Vangelo, con Gesù e con lo Spirito Santo. Come si fa? Iniziamo! Con una bella Confessione, un cammino di fede, la domenica a Messa! Recuperiamo il rapporto con le persone con le quali siamo in conflitto… Ci vuole poco a volte.
Lasciare ogni difesa
La prima cosa è rinnegarci, avere il coraggio di dire: io per Gesù lascio da parte qualsiasi forma di giustificazione, di autodifesa. Mi voglio fidare, mi voglio abbandonare, e so che mai rimarrò deluso. Io credo che questo è un cammino che ci aiuta a vivere sempre più nella Provvidenza, nell’amore di Dio e nel fatto che ognuno di noi è bisognoso di una pacca sulla spalla, di un consiglio, di un abbraccio, di una stretta di mano…
Ma a volte questi bisogni non li consideriamo così importanti e banalizziamo molte cose che invece sono fondamentali per il nostro equilibrio con noi stessi, con le nostre famiglie, e soprattutto con Dio. Chiediamo veramente al Signore il dono di accettare quella mentalità che non conosciamo ancora ma che è di Dio e non del mio “io”.
Sia lodato Gesù Cristo.
Redazione
* Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.