Gesù ci vuole far capire che vivere in lui è vivere davvero: vivere in Cristo è vivere sempre con la luce, con la luce che dirada le tenebre
Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria
In questo Vangelo, che è di una profondità incredibile, Gesù ci dice tante cose che possono disarcionarci da tutte le nostre strutture, da tutte le nostre sicurezze. Ci dice che se lui fosse stato testimone di sé stesso, la sua testimonianza non sarebbe vera; c’è invece Giovanni che testimonia di lui, e la sua testimonianza è veritiera. Gesù ci dice che le sue opere testimoniano che lui è venuto da Dio, e che anche Dio ha testimoniato che lui è il Figlio mandato per la nostra salvezza.
Non dobbiamo cercare la gloria degli uomini
È un Vangelo che ci parla della consapevolezza cristiana. A volte sembra facile dire di essere cristiani, ma Gesù è come se ci dicesse: Io non ricevo gloria dagli uomini, siete voi che vi date gloria a vicenda, mentre la mia gloria viene da Dio. Noi ci glorifichiamo da soli. Tra uomini specialmente si usano parole come: “sei il numero uno”, “sei un grande”… Questo è glorificarsi. E ci piace! Ci sentiamo appagati… ma di che cosa? Gesù ci dice che le sue opere parlano di lui, che lui è stato annunciato da tutti i profeti, che è venuto per salvarci. Gesù ci dice che noi non ascoltiamo e che non ci rendiamo conto di come viviamo.
Voglio leggere questa piccola riflessione del Papa: “Il Padre sempre è stato presente nella vita di Gesù, e Gesù ne parlava. Gesù pregava il Padre. E tante volte, parlava del Padre che ha cura di noi, come ha cura degli uccelli, dei gigli del campo… Il Padre. E quando i discepoli gli chiesero di imparare a pregare, Gesù insegnò a pregare il Padre: «Padre nostro» (Mt 6,9). Sempre va [si rivolge] al Padre.
Questa fiducia nel Padre, fiducia nel Padre che è capace di fare tutto. Questo coraggio di pregare, perché per pregare ci vuole coraggio! Pregare è andare con Gesù al Padre che ti darà tutto. Coraggio nella preghiera, franchezza nella preghiera. Così va avanti la Chiesa, con la preghiera, il coraggio della preghiera, perché la Chiesa sa che senza questa ascesa al Padre non può sopravvivere”.
A volte mi rendo conto della grandezza di quello che facciamo e condividiamo: è enorme quello che abbiamo tra le mani, che abbiamo nel cuore, in questo momento di preghiera e condivisione fraterna. Oggi vi chiedo di pregare per un ragazzo che vive dei problemi familiari con la moglie, con la figlia, che era lontano da Dio, poi si era riavvicinato e di nuovo invece è caduto in tentazione. Oggi l’ho rivisto e si è ripromesso di confessarsi, dopo circa 30 anni.
Preghiamo per chi si smarrisce
Preghiamo per tutte le persone che si sentono abbandonate, e sono abbandonate realmente da un sistema, che è quello del mondo. Che sentono di avere delle aspettative mancate, che incappano in dei rapporti sbagliati che iniziano quasi senza sapere come.
Allora Gesù ci vuole far capire che vivere in lui è vivere in un altro modo: vivere in Cristo è vivere sempre con la luce, con la luce che dirada le tenebre, che toglie le ombre e schiarisce i pensieri. Gesù ci chiede di abbandonarci a lui, di riempire i nostri cuori dei suoi propositi e non dei nostri. Di avere il coraggio di dire di “no” a quella cosa che può sembrare innocua ma magari è una nostra debolezza, è un vivere la fede senza profondità.
Chiediamo a Dio di essere sempre il nostro faro, e che anche nel momento che lo andremo a spegnere, che lui per miracolo si riaccenda in noi, cosicché potremo sempre avere una via nitida da seguire, che è quella che ci conduce al Regno dei Cieli, dove i nostri nomi sono già stati scritti.
Sia lodato Gesù Cristo.
Redazione
* Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.