È esistenziale la domanda che si deve porre chi inizia a camminare verso il Signore! Non devi scoprire niente, lo devi conoscere, gustare
Cos’è il terreno buono di cui ci parla Gesù? Il terreno buono è dove viene piantato il seme, che è il nostro cuore, un cuore che si prepara ad accogliere la sua Parola, che si fa terreno buono, che fa entrare la parola in profondità.
Non è un cuore superficiale, estemporaneo, emotivo, che lascia andare Dio alla prima difficoltà. Conosco tanta gente che perde la fede alla prima croce, alla prima situazione che non torna, trovando tanti motivi per giustificarsi.
Non si sono resi conto invece che non hanno aperto il cuore, che Gesù pretende un rapporto personale e profondo col nostro io esistenziale. Non ci rendiamo conto ma quando incontriamo Dio non si tratta più di scoperta, ma ci si mette di fronte ad un’esistenza nuova! “Ho scoperto come si usa il telefonino, come funziona internet…” No! Piuttosto, ho scoperto chi mi ha creato, che è vero! Ho scoperto che chi mi ha creato esiste, vuole parlare con me, mi ha preparato un posto nel Regno dei Cieli veramente!
È esistenziale la domanda che si deve porre chi inizia a camminare verso il Signore! Non devi scoprire niente, lo devi conoscere, lo devi gustare, lo devi mettere al centro di tutte le tue cose. “Ma prima di tuo figlio, di tua moglie, di te stesso?” Sì. E perché? Perché lui, essendo il seme dell’amore, ti farà amare di più e meglio tua moglie, che non è così felice di come si sente amata da te, o tuo marito non è così felice di come si sente amato da te, perché noi abbiamo un amore fallato.
L’amore di Dio invece è perfetto. Per questo, se ascolti lui, amerai meglio tua moglie, tuo marito, tuo figlio, per questo lo devi mettere prima, perché ti insegnerà ad amare.
Ci sono stante mamme che pensano di amare i propri figli, ma li viziano, li straviziano, e li fanno rimanere bambini a 40 anni, perché non li lasciano liberi. Ma questo non è amore, è affezione, è un senso di possesso. L’amore è nella totale liberà dell’altro, Dio ci lascia liberi! Anche di bestemmiarlo e di crocifiggerlo.
Il rapporto con Dio è un rapporto che eleva la nostra conoscenza interiore ed esistenziale, rispondendo alla domanda: “Perché siamo qui?”. Se non hai Dio al centro della tua vita, della tua esistenza, tu sei qui come una stella cometa nel cielo: arrivi, sparisci e non ti vede più nessuno. Se veramente fosse così la vita sarebbe la stessa cosa anche per tutti quelli che ci hanno preceduto. Che tristezza che sarebbe la nostra vita, la nostra storia, il nostro cammino… Se invece metti Dio sul tuo cammino, e quello che lui ti ha promesso, allora tutto trova coerenza, e la tua vita, anche se a volte un po’ tribolata, è un passaggio, dove hai sempre la possibilità del riscatto eterno.
E ti renderà per 10, per 100 e per 1000, tutto ciò che qui non hai goduto, non hai vissuto. Dobbiamo fare un salto di qualità, e chiedere al Signore di aprirci il cuore a un completo abbandono verso la sua volontà.
Se riusciremo a fare questo, noi pregusteremo già in questa vita il Regno di Dio. E non lo dico perché io sono bravo, no! Ma perché Dio nel mio cammino di fede mi ha parlato tante volte e mi ha inviato a testimoniare. Se la mia testimonianza vi risulta credibile, pensate alla testimonianza di Gesù, che era il Figlio di Dio? Come dubitare della sua testimonianza?
Sia lodato Gesù Cristo.
Redazione
* Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.
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