Vangelo di mercoledì 24 marzo: riflessione di Paolo de La Luce di Maria – Video

Gesù ci parlerà con la voce della coscienza, dicendoci cosa dobbiamo fare, e piano piano ci sentiremo liberi.

Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria

Penso che sia importantissima questa affermazione che fa Gesù nel Vangelo di oggi: “Se Dio fosse vostro padre, mi amereste, perché da Dio sono uscito e vengo”. Gesù sta dicendo che se noi non crediamo, Dio non è nostro padre, perché se lui non ha la nostra accoglienza, non può fare le cose che potrebbe fare come padre.

Siamo noi che lo estraneiamo dalla sua paternità. Infatti Gesù si rivolge ai presenti dicendo: “Se Dio fosse vostro padre”, riconoscendolo come tale, “mi amereste”. Dice loro invece che, proprio perché non lo riconoscono, non lo amano e lo vogliono uccidere.

La paternità di Dio

Gesù afferma che la paternità di Dio non è una paternità biologica, autorevole o autoritaria, ma che, per essere paternamente amati, ci dobbiamo mettere del nostro. La domanda che ci aiuta è: quante volte io sono sentimentale e quante volte sono figlio di Gesù? Quante volte mi emoziono per un film e quante altre volte non ho pena del mio prossimo?

Quante volte noi abbiamo presente Dio come un’idea e non come Padre? Questo è il male, che a volte si può nascondere dentro di noi e crearci delle domande-risposte, senza uno spirito di verità come quello che Gesù ha indicato nel Vangelo: “Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi”. Cosa significa? Quando diciamo una bugia per nasconderla ne diciamo un’altra, e tante altre ancora, e non siamo liberi di dire la verità.

La verità che ci fa liberi

Non dicendo la verità siamo incatenati, e questa è la furbizia del maligno. Il maligno ci toglie la possibilità del perdono, del pentimento. Ci fa diventare opportunisti nella menzogna, portandoci dove vuole lui. E quando l’uomo va dove va il male non è più libero di seguire Dio.

Per questo la verità ci farà liberi. A volte una verità può essere anche dolorosa, ma sicuramente ci libera. Quante persone dopo aver detto una verità difficile poi dicono: “Mi sono tolto un peso, mi sento libero!”.

La menzogna del maligno

L’inganno del male è che il maligno non ci fa sentire incatenati, anzi ci fa sentire che siamo liberi di fare quello che ci pare! Ecco un’altra menzogna. Se io dicessi che voglio andare a 200 km/h con la macchina, perché voglio essere libero, ma in una curva mi faccio male, è vero che prima ero libero, ma ora mi sono schiantato!

A che servono le regole? Le regole servono a evitare gli incidenti! C’è gente che vuole essere libera, senza freni, ma quando poi arriva il momento di frenare non ha per fermarsi, e si schianta! I Comandamenti di Dio sono i freni, che servono a camminare in un percorso senza fare incidenti.

La finta libertà

Il nostro problema è che veniamo ingannati, e con la scusa della libertà andiamo a 200 all’ora, esageriamo nel bere, non siamo fedeli alla moglie o al marito… Ci troviamo insomma ingabbiati in quella che è una finta libertà. Perché quelle non sono libertà ma sono abusi della propria libertà, di sé stessi e degli altri.

Ci siamo messi una maschera. Oggi ad esempio ci sono ragazze, e anche ragazzi, che se non stanno sempre al massimo, al “top”, non escono di casa, non socializzano, a meno che non sono tutte truccate e in ordine. Quella è una schiavitù! Perché escono di casa pensando che tutti le guarderanno, e non che loro guarderanno le cose belle della vita!

La voce dell’amore di Dio

Di queste schiavitù ce ne stanno tantissime: noi dobbiamo chiedere aiuto a Gesù. E lui ci risponderà con quella vocina piccola e sottile della coscienza, che ci dirà cosa dobbiamo fare, e piano piano ci sentiremo liberi, perché lui ci vuole bene, e ci e ci metterà su un cammino buono.

Ricordiamoci che Gesù ci ama e che ha dato la vita per noi, per averci sempre con lui. Ricordiamoci che abbiamo un riferimento così buono e grande e questo non ci deve mai far pensare di essere soli.

Meditiamo ancora su queste parole: “Se Dio fosse vostro padre, mi amereste, perché da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato“.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.

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