Chiediamo a Dio di gustare la pienezza del suo amore attraverso la sua misericordia riversata in noi, cosicché possiamo donarla agli altri e perdonarli
Gesù ci fa capire che noi saremo chiamati ad un giudizio, e in questo giudizio abbiamo delle possibilità: di essere accolti, perdonati, ma anche quella di andare nel fuoco della Geenna, all’inferno.
Gesù ci dice allora come comportarci: se, presentando la propria offerta all’altare o ad esempio andando a prendere l’Eucaristia, ci rendiamo conto che quel fratello, quel cugino ha qualcosa contro di noi e noi contro di lui, è bene che prima andiamo a riconciliarci con quel fratello, per poi presentarci all’altare.
Questa è la risposta. Invece molti di noi vanno all’altare e pochi da quel fratello, o comunque non lo vogliamo incontrare, considerare o perdonare. Questo è un limite che però è a prescindere dall’incontro con quella persona. Si potrebbe dire infatti semplicemente: non lo incontro, ma nel mio cuore lo perdono con tutto il mio cuore.
Se non ci riusciamo ma andiamo a prendere l’Eucaristia è inutile, perché Dio è la Misericordia: se noi non saremo misericordiosi, che ci nutriamo a fare? Questa è la considerazione che Gesù ci fa fare.
Ci sono momenti della vita in cui capita di alzare la voce, ma bisogna capire l’intenzione di quella litigata, e il problema non è la litigata, ma quando essa si radica in noi. Lo dice anche Papa Francesco: litigate, ma poi fate pace. Perché la lite è purtroppo una cosa che spesso viviamo.
Se anche, pensiamo, Gesù stesso si è arrabbiato, come possiamo riuscire a non arrabbiarci mai? Bisogna chiedersi: come riuscire a rimanere sempre nella misericordia di Dio? Quando ad esempio diciamo il Padre nostro, lo diciamo con il cuore e il desiderio di mantenere nel cuore ciò che stiamo dicendo.
Gesù ci insegna a dire: “Rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori”, dandoci in questo la risposta a queste domande.
Chiediamo a Dio il dono di comprendere il motivo per cui spesso ci teniamo strette le nostre ragioni, e la forza di cancellare qualunque forma di peccato che ancora inaridisce il nostro cuore.
Chiediamogli di gustare la pienezza del suo amore attraverso la sua misericordia riversata in noi, cosicché possiamo donarla agli altri e perdonarli, presentandoci davanti all’altare a prendere la nostra offerta e il nostro dono.
Sia lodato Gesù Cristo.
Redazione
* Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.
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