Gesù è perennemente a fianco a noi, davanti a noi, attorno a noi, solo che noi spesso non lo vediamo e spesso ragioniamo a modo nostro
Gesù loda il nome del Signore e dice: “Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, Perché hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli”.
Questo è molto bello, perché è come se Gesù volesse premiare l’umiltà, la nostra ingenuità, il nostro cuore quando si pone in modo puro, come i bambini.
Gesù è contento che il Padre abbia deciso di rivelarsi ai piccoli, ai semplici, e di nascondersi ai dotti e ai sapienti. È evidente che queste parole di Gesù possono aver ricevuto, anche nell’arco dei tempi, molte critiche. Ma è anche normale che quando qualcuno dico cose controcorrente, viene sempre messo all’angolo.
Ciò che è importante in questo Vangelo è che Gesù ci dà la soluzione per vivere e sopportare le nostre croci: “Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro”.
Bisogna veramente cercare di comprendere che, questo ristoro di cui parla Gesù, magari potrebbe essere l’occasione di un nostro riavvicinamento familiare, di un nostro rappacificamento, anche se rimaniamo incastrati nelle nostre vedute.
Infatti mi è capita di frequente di trovarmi davanti a situazioni come per esempio quella in cui, ipoteticamente, andando a mangiare con degli amici, al momento di pagare il conto, alcuni fanno finta di non vederlo, altri subito si propongono di pagarlo, e altri, distratti, non sono né come l’uno né come l’altro.
Questo sembra lo specchio della nostra umanità. Una grande parte di persone distratta, una grande parte di persone che specula sugli altri, e una parte che invece si offre per generosità, per spirito di servizio, per amore fraterno.
Questa parte è ancora un po’ piccola rispetto a tutto quello che viviamo, rispetto a tutto ciò che realmente c’è di bello da valorizzare e sfruttare, ma è su questa base che noi possiamo valutare il nostro rapporto con Dio.
Gesù ce lo dice in modo molto semplice: ci dice di fidarci con lui. Ci dice che il rapporto con lui non è una relazione istantanea, in cui lo cerco e subito lo trovo. Oppure che quando l’ho trovato lo abbandono subito. Gesù è perennemente a fianco a noi, davanti a noi, attorno a noi, solo che noi spesso non lo vediamo e spesso ragioniamo a modo nostro.
Gesù oggi sta gridando e ci sta dicendo che vuole stare con noi. Ci sta dicendo che lui è la nostra cura, il nostro sostegno. E allora oggi dobbiamo avere un rapporto con Dio degno del suo nome, degno del nome di Gesù, degno del nome di Maria, degno del nome della Chiesa.
Non è una cosa impossibile, ma è una cosa che ognuno di noi è in grado di fare. Ognuno di noi, nessuno escluso, ha la possibilità di vivere la vita secondo la Parola di Dio. Io credo che se noi riuscissimo a vivere la vita in conformità con questa Parola, vivremmo già un Paradiso sulla terra. Vivremmo già una vita gioiosa, luminosa, colorata, e piena di gratuità, che è il seme sul quale si fondano le cose migliori.
Chiediamo al Signore di aiutarci e di guidarci, ma soprattutto di riprenderci quando, nel cammino della nostra vita, rischiamo di perderci e smarrire la strada che il Signore ci ha delimitato.
Sia lodato Gesù Cristo.
Redazione
* Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.
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