Quando saremo davanti a Dio potremo rivedere i nostri cari? Ci saranno ancora marito e moglie? Gesù risponde a queste domande, che ci poniamo pensando alla vita dopo la morte: un giorno, ci dice lui, tutto sarà svelato.
“Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli”.
Riflessioni di Paolo di La Luce di Maria
Oggi Gesù ci dice delle cose che ci fanno bene, perché a volte ci sentiamo inadeguati, anche nel comprendere, quando magari sentiamo parlare qualcuno in modo un po’ più difficile o preparato e noi ci sentiamo in imbarazzo. Gesù invece qui ci dice proprio questo: “Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli – che vuol dire alle persone semplici -. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza“.
Oggi ero in Chiesa e un uomo che ha perso la moglie mi ha detto: “Sono un po’ confuso perché un giorno sono andato a Roma ad una sorta di lectio divina, e un professore mi ha detto che non mi sarei rivisto con mia moglie una volta che sarei stato davanti a Dio”.
Era molto triste, e io gli ho detto: “Non è vero!”, e lui ha replicato che non poteva non essere vero, perché si trattava di un professore, di un teologo. Io invece, pur non essendo teologo, ero talmente convinto della ragionevolezza della mia risposta, per cui sono convinto che ci rivedremo tutti dopo che moriremo, che gli ho ribadito che non era vero.
Un giorno anche la morte verrà in qualche modo “svelata”
Quell’uomo a quel punto mi ha detto che gli faceva piacere sentire quelle parole, ma mi chiedeva su che base affermavo questo. Io gli ho risposto che Gesù ci dice: “Non c’è nulla che non vi verrà svelato“. Se è vero questo, vuol dire che anche la morte verrà in qualche modo “svelata”, vista da un’altra prospettiva. Questo vuol dire che anche le persone che avremo avuto vicine in questa vita le rivedremo, perché altrimenti non avrebbe un senso di continuità la nostra esperienza terrena. Io posso credere che non avremo gli stessi ruoli in questa vita, quindi un marito e una moglie potrebbero essere in cielo due anime che si amano, senza più il bisogno di possedersi e di vivere in simbiosi.
Essendo infatti in simbiosi con Dio, Dio sarà il centro di ogni cosa e ci sazieremo di questo amore, vivremo di questo amore, godremo di questo amore. Quindi il percorso storico che ci ha fatto conoscere sarà solamente innalzato, perché avremo un amore vero, un amore autentico, interiore, che ci porterà ad essere qualcosa di più alto rispetto a quello che oggi immaginiamo. “A te chi te l’ha detta questa cosa?”, mi ha risposto lui. Io non sono probabilmente tra quei piccoli di cui parla Gesù.
Però ero convinto che quello che io dicevo era vicino a Dio, perché lui è Dio della gioia, dell’amore, dell’incontro, del contatto, che vuole un rapporto con noi, tanto che ci ha mandato la Madonna nelle apparizioni Mariane. La Madonna spesso dice: “Questo vostro fratello è qui con me”. Oppure: “Pregate i vostri santi e i vostri cari sono vostri intercessori”. Io non posso immaginare che mio papà che muore e che va in Cielo davanti a Dio, non preghi per la sua famiglia che ha lasciato sulla terra.
Gesù è ristoro
Io vedevo che a questo mio fratello si illuminavano gli occhi, perché tale questione per lui era come un “punto nero”. Invece la fede è un punto di luce. Gesù stesso ce lo dice: “Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro”. E questo ristoro non è solo quando siamo giù di corda, ma è un ristoro su tutto: nella mente, spirituale, fisico, nella speranza…
In questo momento difficile che stiamo vivendo, Gesù è ristoro, per tutti quelli che stanno vivendo con ansia questo periodo. Oggi ci ritroviamo col cuore propenso a prendere sul serio il Vangelo e Gesù ci dice: “Imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita“.
Quante volte ci arrabbiamo inutilmente? Quante volte ci facciamo male da soli per delle prese di posizione, per quella famosa pretesa di aver “ragione” che è una delle armi più forti del maligno. Oggi il Signore ci chiede di avere un cuore aperto e di essere consapevoli di avere in lui quella pace e di fare un salto nel buio, che poi è invece un salto nella luce, abbandonando le nostre certezze per entrare nella grazia e nella volontà di Dio, che certamente qualcosa più di noi sa, e può fare, per la nostra pace e serenità. Chiediamo a Dio il dono di essere tra quei “piccoli” del Vangelo, affinché possiamo essere testimoni credibili del suo amore.
Sia lodato Gesù Cristo.
Redazione
* Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.