Se non crediamo in Gesù, lui non può fare nulla. Il Signore ci invita alla fede, all’abbandono a lui, e vedremo meraviglie.
Gesù dice alla donna del Vangelo: “La tua fede ti ha salvata”. Gesù lo ha detto solo a lei o a tutti noi? Lo direbbe a tutti noi; quindi, se a quella donna ha fatto tale miracolo, e se ha resuscitato la bambina, è evidente che lui era lì in persona, e che quindi fosse più facile chiedere, perché domandare qualcosa a qualcuno di visibile è più facile.
Da una parte è più facile, all’altra è ancor più incredibile. Noi abbiamo 2000 anni di storia e di testimonianze che hanno proclamato che Gesù ha dato la sua vita per gli uomini, mentre in quel momento non c’erano né storia né tradizione. Quindi era come se passasse uno che diceva di essere il figlio di Dio, e non è facile immaginare in un uomo la presenza di Dio.
A quel tempo era forse più difficile crederci. Noi abbiamo la storia che ce lo conferma; ce ne dà conferma tutto ciò che c’è stato dopo: i santi, i martiri, la Chiesa il tempo. Si dice che il tempo sveli le menzogne, e qui invece ha confermato che era tutto vero, meravigliosamente vero.
Quindi Gesù oggi sta parlando a tutti quanti. Oggi prego per un mio fratello, Nino, che ha un problema al rene ed è immunodepresso. Nonostante abbia fatto due vaccini diversi, con tutti e due i cicli, ora ha il Covid, sia lui che la moglie con i due bambini. Quindi prego per questo mio amico che essendo immunodepresso, si chiede ora tante cose.
Voglio cogliere l’occasione per chiedere preghiere per questo mio amico che ora si è rivolto alle preghiere, e dopo il vaccino è arrivato il Signore. Vorrei dire che prima c’è sempre Lui.
Non che il medico non aiuti o la terapia non serva, ma è una scala, è una scala di valori, di priorità. Gesù opera sempre.
Se poi il medico mette il suo contributo che può sembrare il primo e definitivo intervento, io dico che Gesù sta in quelle mani, sta nella penna che scrive la ricetta giusta, nella testa dello specialista che fa la diagnosi.
Mettiamo sempre prima il Signore. Crediamo al medico, ma chiediamo che il Signore lo illumini. Gesù oggi ci dice di affidarci un po’ di più a lui, affinché nella sua bontà e paternità possa operare nelle nostre vite, nel nostro spirito, nel nostro corpo, nelle nostre famiglie, nel nostro lavoro, in tutto ciò che siamo.
Io credo che oggi è una conferma quella che Gesù ci dà, cioè di abbandonarci un po’ di più e di farlo agire. Se non crediamo lui non può fare nulla. Il Signore ci invita alla fede, all’abbandono a lui, e vedremo meraviglie.
Sia lodato Gesù Cristo.
Redazione
* Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.
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