Oggi è il momento di cambiare e abbandonare le strade che non ci portano alla felicità e al vero incontro con Gesù.
Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria
Il Vangelo di oggi è ricco di tantissimi spunti sui quali riflettere. In questa Parabola possiamo rintracciare ad esempio un fatto storico: Gesù, che era il Figlio di Dio, viene ucciso. Cercando di analizzare il messaggio di questo Vangelo ci viene da pensare: sembra quasi che questo Vangelo sia rivolto solo agli ebrei del tempo, che non hanno riconosciuto Gesù e che tutt’oggi lo rifiutano come Figlio di Dio.
Il dono della vita eterna
Gesù non è un semplice personaggio storico. Anche se non c’è nessun dubbio che lui sia nato e abbia vissuto proprio come noi su questa terra, più di 2000 anni fa, qualcuno però mette in dubbio quello che di grande lui ci ha donato, e cioè la vita eterna.
Proviamo a pensare: la nostra fede si radica sul Vangelo, sulla misericordia di Dio, sulla Santa Chiesa e sulla Parola, che ci illumina. Spesso noi valutiamo invece una persona in base a delle evidenze, alle cose che fa e alle parole che dice, e a volte lo facciamo a seconda di ciò che ci conviene. Proprio come succede quando diamo un voto a un politico in base ad una nostra convenienza, o a un ideale, in base a qualcosa quindi che riguarda noi.
C’è invece una cosa su cui il Vangelo ci fa riflettere: e cioè che il Vangelo non si rivolge a noi personalmente ma si rivolge a noi in base all’altro, alla nostra relazione con lui, nel perdonarlo, nell’aiutarlo…
E quindi la domanda che sorge spontanea è questa: come mai per il mondo l’altro è un problema? Perché tra di noi vale il detto che “chi fa da sé fa per tre”, o che più ci si fa gli affari propri meglio è? Gesù ci dice di preoccuparci del fratello, che da soli non possiamo fare nulla, quindi di aiutarci l’un l’altro e che chi si cura del fratello avrà in dono la vita eterna.
I proverbi di egoismo
Eppure quei “proverbi” di egoismo hanno fatto la nostra storia. Perché il Vangelo si scontra così tanto col linguaggio del mondo? Perché il mondo è così tanto lontano con quello che ci ha detto Gesù? C’è un altro proverbio che dice che chi colpisce per primo mena colpisc due volte; Gesù invece dice: “Porgi l’altra guancia”. Effettivamente questi codici sono totalmente diversi.
La rivoluzione di Gesù
Ancor più per questo, come si fa a mettere in dubbio Gesù e la straordinaria rivoluzione che lui ha portato con le sue parole, le sue azione, i suoi miracoli? Gesù ha costruito sempre sulle storie complicate, sui percorsi difficili, “in salita”. Si è preso come apostoli persone problematiche, ha consegnato il mandato di portare la fede in Occidente ad un uomo responsabile della morte di tanti cristiani, San Paolo.
E noi non riflettiamo, sembra che viviamo come vegetali, quasi per far passare il tempo. Molti di noi, dice don Fabio Rosini, “tirano a campare”, perché non sanno vivere. Oggi forse è il momento di cambiare e dirci la verità, di abbandonare quelle strade che non ci hanno portato alla felicità ma alla perdizione, che non ci hanno portato al vero incontro con Gesù. Chiediamo al Signore il dono di una fede autentica e di un’umiltà profonda, affinché possiamo trasmettere agli altri la dolcezza dell’amore di Gesù e di Maria.
Sia lodato Gesù Cristo.
Redazione
* Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.