Gesù invece vuole entrare nel cuore per amore, perché spesso anche i miracoli si dimenticano: è incredibile, ma le cose si dimenticano, anche i miracoli. L’amore no.
“Gesù viene per farci vedere che Dio si fa uomo, il Figlio di Dio si fa uomo, con miracoli incredibili. Perché poi però in questo Vangelo non vuole che i demoni dicano chi è lui davvero?
Forse perché Gesù non vuole che tu credi che qualcuno ti convinca con una manifestazione forte, come quella di un indemoniato che parla: un trauma! In quell’occasione tu crederesti magari, ma in modo costruito su una “prova certa“.
Gesù invece vuole entrare nel cuore per amore, perché spesso anche i miracoli si dimenticano: è incredibile, ma le cose si dimenticano, anche i miracoli. L’amore no. Per questo Gesù è andato sulla Croce, per amore, e l’amore non va via.
Nella vita, possiamo ricordare un momento di divertimento, di euforia, ma i ricordi sono confusi. Quando invece ricordiamo un momento d’amore, come la nascita di un figlio, un gesto particolare d’amore di un genitore che si ricorda fin dall’infanzia, quel gesto ce lo ricorderemo come se fosse oggi!
Quei gesti non si dimenticano, perché l’amore è eterno! Invece un’immagine traumatica come quella di un indemoniato che ci dice di Gesù: “Tu sei il Figlio di Dio!”, quello te lo ricordi come un trauma. Te lo ricorderai, ma non sei stato colpito da un amore che si radica in te e ti nutre come quando è Gesù che ti tocca il cuore e ti cambia la vita.
Persone che hanno avuto un incontro di questo tipo con Dio, credono ma hanno una fede timorosa: sono stati colpiti da un evento traumatico e non sono stati coinvolti sentimentalmente.
La fede che si radica in noi si divide in due punti: uno è il rapporto con Dio e l’altro quanto tu metti in pratica la parola di Dio. Il primo è un ambito più ordinato, definito: vai a messa, preghi, ti confessi… Nell’altro sei libero di vivere la parola nelle tue scelte.
Voler bene alle persone, aiutare chi ti sta davanti, sopportare un’ingiustizia, perdonare: questa testimonianza nasce dal tuo amore verso Dio. In questo rapporto con Dio tu puoi fare addirittura ciò che Dio ci chiede di fare.
Ad esempio: cacciate i demoni. Come, io? Che significa? Che mi chiede Gesù? Se davanti alla sua chiamata c’è paura vuol dire che non c’è ancora un rapporto saldo con Dio, una fede forte. Se stiamo con Dio niente può farci paura, nemmeno la morte: lui la trasforma in speranza di resurrezione.
Nella nostra vita sappiamo quindi che dobbiamo morire per risorgere. In che modo? Devo distruggere i miei modi di pensare passati, che fanno diventare “Dio” come “io”, o che fanno pensare di essere sempre dalla parte del giusto.
Gesù ci sta dicendo di rinnegarci, di quella parte che il male usa per nuocerci. Chiediamo dunque al Signore il dono di essere come le persone che stavano davanti alla casa dove si trovava Gesù che faceva miracoli, nel Vangelo: affinché anche a noi il Signore faccia il miracolo di renderci vivi nello spirito e fedeli nella fede.
Sia lodato Gesù Cristo.
Redazione
* Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno avvenire.
La statua del Cristo più grande del mondo è un progetto in piedi già da…
La Madonna della Comuna appare a una bambina, e dona a lei e a tutto…
Per omaggiare San Clemente c'è una buonissima torta inglese tradizionale e gustosa da preparare: è…
Per nove giorni consecutivi ci rivolgiamo con fiducia alla Vergine Maria che per il tramite…
In molti si chiedono se Padre Pio avesse una devozione verso le anime sante del…
Tra i primi pontefici della Chiesa, san Clemente, che si ricorda oggi 23 novembre, fu…