La lettura del Vangelo di lunedì 8 febbraio: riflessione di Paolo de La Luce di Maria – Video

Siamo tutti malati nell’anima: tocchiamo il lembo del mantello di Gesù e l’Eucaristia, il corpo Gesù che si è fatto uomo ed è andato a morire sulla Croce per amore nostro.

Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria

“Questo Vangelo mi fa pensare al contesto di pandemia di oggi. Mettiamo che si venisse a sapere che c’è un uomo che può guarire tutti: tutti correremmo da lui! Oggi abbiamo allocato il peso della guarigione alla scienza e agli ospedali. Ma le guarigioni che Dio compiva erano di una connotazione più ampia: lui salvava! Salvava a livello fisico e spirituale.

Oggi con la pandemia ci sono gravi problemi che riguardano la salute del corpo. Ma siamo tutti anche malati cronici nell’anima e abbiamo bisogno di un cammino per questo. Bisognerebbe tornare in chiesa!

C’è bisogno di un atto di fede

Lì, Gesù nella Messa diventa pane e vino. L’ostia che ha il sacerdote prima della consacrazione è pane, dopo la consacrazione diventa Gesù. Guardiamo quanto è curiosa la fede: il pane e il vino sembrano sempre uguali, eppure si trasformano nel corpo e nel sangue di Gesù. Perché Gesù non lo rende visibile?

Gesù vuole che noi facciamo un atto di fede, un atto di abbandono. Gesù vuole il nostro atto di fede che ci avvicina pienamente alla sua essenza, e che in quel pane e in quel vino ci sono davvero il corpo e il sangue di Gesù. In quell’atto di fede che facciamo lui “è veramente” Dio e lo possiamo sentire attraverso il nostro atto di fede. Poteva fare qualcosa, un cambiamento visibile! No, altrimenti non ci sarebbe l’atto di fede, su cui si fonda l’amore di Dio.

Noi dobbiamo chiedere una fede che non abbia più bisogno di sentire, di vedere. Ci sono dei santi che hanno vissuto momenti incredibili di aridità dove non sentivano e non vedevano niente, nemmeno più l’amore di Dio. Questi momenti gli servivano per capire che la loro fede non doveva essere basata sulle sensazioni. Gesù non è “scenografico”, infatti è nato in una mangiatoia, non è un supereroe, infatti è morto sulla Croce.

È l’uomo che ha amato di più tutti gli uomini, ed è Dio, che si è fatto come noi, per farci come Lui. Per battere la morte si addossa la morte su di se, per salvarci si è addossato l’umanità, per rimanere unito con noi si fa pane. E io posso aver testimoniato di aver visto davanti al Santissimo, tantissime testimonianze di persona disturbate spiritualmente, proprio come gli indemoniati del Vangelo.

E lì ci si pensa: stiamo veramente davanti al Signore! Chiediamo a Gesù di toccare il lembo del suo mantello, e siamo certi che saremo salvati. Oggi tocchiamo quel lembo attraverso la nostra fede e attraverso l’Eucaristia, il corpo di Gesù che si è fatto uomo ed è andato a morire sulla Croce per amore nostro”.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

* Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno avvenire.

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