“Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. Questa la Parola del Signore di oggi, tratta dal Vangelo secondo Matteo.
Il Messia spiega ai discepoli che non devono giurare sul cielo, sulla terra o sulla città di Gerusalemme, poiché non vi è nulla che è nel loro controllo.
Parlando del comandamento secondo il quale gli anziani invitavano i fedeli a non giurare il falso, Gesù dice ai predenti che farebbero meglio a non giurare affatto. Questo perché nulla di ciò su cui potrebbero giurare è dipendente dalla loro volontà. Il cielo, la terra, il destino dell’uomo ed il suo percorso all’interno della vita terrena appartengono a Dio, mentre per quanto riguarda il controllo della città di Gerusalemme, il controllo spetta solamente al regnante.
Dal Vangelo secondo Matteo (5, 33-37):
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del grande Re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare: “Sì, sì”; “No, no”; il di più viene dal Maligno»
Commento alla Parola di oggi
Nel passo di oggi la Parola del Signore è un aperta condanna alla menzogna. Spesso gli uomini del suo tempo (e non solo) utilizzavano il giuramento di fronte a Dio, invocandolo come testimone della verità proclamata, solo per fare passare come veritiera una menzogna. Questo è un grave peccato poiché si nomina invano il nome di Dio e lo si utilizza per scopi personali e illegittimi.
Tuttavia Gesù ricorda ai suoi discepoli che il cristiano non ha bisogno di giurare su nulla. La sua vita, infatti, è improntata sul seguire la verità, dunque, ogni suo gesto ed ogni sua parola la rappresenta. L’unico giuramento a cui si presta il cristiano, infatti, è quello di fede all’unico Dio, un giuramento che viene fatto sin dalla nascita e che si rinnova per tutta la vita, giorno dopo giorno.
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Luca Scapatello