“Alcuni dicevano: «Giovanni è risorto dai morti», altri: «È apparso Elìa», e altri ancora: «È risorto uno degli antichi profeti»”. Questa la Parola di oggi.
Erode era perplesso perché dal popolo giungevano voci contrastanti su chi fosse in realtà Gesù Cristo.
Dopo l’incarcerazione di Giovanni Battista, Gesù Cristo comincio la propria missione di diffusione del Verbo. Mentre il Messia mostrava al popolo d’Israele miracoli e diffondeva la nuova Parola, Erode decise di tagliare la testa a colui che lo aveva battezzato ed indicato come “Agnello di Dio”. Così, quando le gesta del Figlio di Dio giunsero alle orecchie del sovrano, questo non sapeva cosa credere. Giovanni era tornato dalla morte? Ma dato che questo non era possibile, chi era questo profeta di cui parlavano tutti? Tormentato da queste domande il tetrarca cercava disperatamente di vedere Gesù.
Dal Vangelo secondo Luca (9, 7-9):
In quel tempo, il tetràrca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risorto dai morti», altri: «È apparso Elìa», e altri ancora: «È risorto uno degli antichi profeti».
Ma Erode diceva: «Giovanni, l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?». E cercava di vederlo.
La Parola del Signore di oggi parla della vanità, quella stessa di cui si era macchiato Erode dinnanzi ai suoi convitati. Il Re, infatti, non aveva alcuna intenzione di uccidere Giovanni Battista, ma il timore che i presenti lo potessero giudicare una persona non degna d’onore lo spinse ad assecondare la richiesta della figliastra. Ma la vanità è aria, non è consistente, non porta alcun beneficio a lungo termine, anzi alla lunga lascia ancora più vuoti di quanto non si fosse in partenza.
Se ne rende conto Erode, nel momento in cui le voci su Cristo gli giungono. Evitiamo dunque di prendere decisioni e di assumere comportamenti tesi solo a renderci ben voluti o accettati dal prossimo. Manteniamo invece la nostra umiltà e seguiamo il percorso che riteniamo più giusto, chiediamo dunque a Dio che ci conceda questa grazia.
Luca Scapatello
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