Commento al Vangelo di oggi 22 Dicembre: “Giuseppe è il giusto per fede”

Accrescere la nostra fede, questo vuole fare Gesù. Giuseppe è figura per noi fondamentale. Padre Guy ce ne dona una descrizione dal Vangelo di oggi.

Padre Guy medita il Vangelo
La meditazione sul Vangelo di oggi IV domenica di Avvento del nostro Padre Guy. Un momento per comprendere meglio il significato contenuto nella Parola di oggi.

L.d.M. – Padre Guy siamo arrivati all’ultima domenica di Avvento quella che precede la festa della natività del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo. Cosa ci propone la liturgia di oggi?

P.Guy – Carissimi fratelli e sorelle, pace e bene. Oggi il nostro testo del Vangelo secondo Matteo (1, 18-24) è la seconda parte del capitolo 1. Il brano ciparla della genealogia di Gesù Cristo, Figlio di Dio. Paragonandolo a Luca che, (capitoli 1 e 2) incentra tutto attorno alla persona di Maria, Matteo, nell’infanzia di Gesù (capitoli 1 e 2) si focalizza sulla figura di Giuseppe, il promesso sposo di Maria.

Commento al Vangelo secondo Matteo 1,18-24

L.d.M. – Perché questa differenza?

P.Guy – L’intenzione di Matteo è dimostrare il compimento delle profezie che indicavano l’appartenenza di Gesù alla stirpe di Davide “il Signor Dio gli darà il trono di Davide suo padre”(Lc 1, 32). Giuseppe era della discendenza di Davide, per mezzo di lui Gesù appartiene dunque alla razza di Davide. Così in Gesù, si compiono le promesse fatte da Dio a Davide ed alla sua discendenza.

L.d.M. – Il Vangelo, i Vangeli parlano di matrimonio tra Giuseppe e Maria, ma era così?

P.Guy – In effetti, essi erano fidanzati e, secondo la legge giudaica, questo voleva dire che il contratto di matrimonio era già stato stipulato seriamente e definitivamente. Mancava solo la celebrazione dello sposalizio che culminava con la sposa che andava a vivere nella casa dello sposo.

Giuseppe, vedendo sua moglie incinta, non poteva fare altro che pensare ripudiarla. Ma, essendo un uomo giusto, rinunziò al suo progetto ed obbedì alle parole dell’angelo «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati» (Mt 1, 20-21).

L.d.M. – L’Angelo ha quindi svolta una missione decisiva

P.Guy – Certamente, l’angelo viene proprio a rivelare il ruolo che Giuseppe doveva assumere nella vita di questo bambino.

Vangelo di oggi: il ruolo di Giuseppe

L.d.M. – E quale era questo ruolo?

P.Guy –  Il prefazio della festa di San Giuseppe sposo di Maria Vergine definisce in modo chiaro le caratteristiche di Giuseppe ed il ruolo che assume prendendo cura della santa famiglia: “Egli (Giuseppe), uomo giusto, da te (Dio) fu prescelto come sposo di Maria, Vergine e Madre di Dio; servo saggio e fedele fu posto a capo della santa famiglia, per custodire, come padre, il tuo unico Figlio, concepito per opera dello Spirito Santo, Gesù Cristo nostro Signore”.

Toccava dunque a lui dare il nome al bambino, e, come lo sappiamo, è il padre che dà un nome al bambino assumendone così la paternità. Giuseppe diventerà il padre adottivo di Gesù, Figlio di Dio. Questa rivelazione conferma che Gesù Cristo è vero Dio e vero Uomo (Concilio di Niceno-constantinopoli).

vangelo

Vangelo di oggi: Giuseppe uomo giusto

L.d.M. – Abbiamo detto che Giuseppe era un uomo giusto. Perché?

P.Guy – Perché? “Esso è detto giusto perché sintetizza nella sua persona l’atteggiamento dei giusti dell’Antico Testamento e in particolare quello di Abramo (cfr Mt 1,2-21 con Gen 17,19). La giustizia di Giuseppe non è quella “secondo la legge” che autorizza a ripudiare la propria moglie, ma quella “secondo la fede” che chiede a Giuseppe di accettare in Maria l’opera di Dio e del suo Spirito e gli impedisce di attribuirsi i meriti dell’azione di Dio.  Di sua iniziativa Giuseppe non ritiene di poter prendere con sé una persona che Dio si è riservata.

Giuseppe si inchina alla volontà di Dio

Egli si ritira di fronte a Dio, senza contendere, e rinuncia a diventare lo sposo di Maria e il padre del bambino che sta per nascere. Matteo ci presenta la nascita di Gesù come un fatto assolutamente miracoloso. Maria concepì Gesù senza concorso d’uomo, per opera dello Spirito Santo: “Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo (Mt 1,18)”.

Menzionando lo Spirito Santo, Matteo, probabilmente, pensa al potere creatore di Dio, cioè, Dio non aveva bisogna di un uomo per creare il mondo, bastava la sua parola, nulla è impossibile a Lui.

Dio realizza le sue promesse

Carissimi, Dio realizza le sue promesse. Giuseppe e Maria hanno creduto alla Parola del Signore in questo progetto di salvezza. La santa coppia aveva accolto con fiducia la Parola del Signore.; Elisabetta, accogliendo Maria a casa sua, esclamò: “beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto”(Lc 1,45).

Perché non meditiamo la parola di Dio? Perché non dedichiamo un po del nostro tempo alla lettura della Bibbia? Sforziamoci di non essere il grano caduto nel terreno sassoso, o spinoso, cerchiamo di essere il terreno buono. Siamo invitati anche noi a credere nella parola e nelle promesse del Signore per l’esaudimento delle nostre preghiere. Il Signore non può mentire (Tito 1, 1-2).

preghiera PRIMA DI ANDARE A DORMIRE

Dio è Paziente

Alcuni di noi, pensano che il Signore ritarda nell’adempimento della sua promessa; ma è paziente verso di noi, non volendo che qualcuno perisca, ma che tutti giungano al ravvedimento (Cf. 2Pietro 3,9). Come Giuseppe e Maria, lasciamoci andare nelle mani del Signore, abbandoniamoci ed affidiamoci a Lui, non saremo mai delusi, perché nulla è impossibile a Dio. “SE TU CREDI, VEDRAI LA GLORIA DI DIO” (Gv 11, 40-41)

Santa Domenica

Padre Guy medita il Vangelo di oggi

Chi è Padre Guy

Per i fratelli e le sorelle che seguono la Luce di Maria, anche negli incontri periodici di preghiera, Padre Guy non ha bisogno di presentazioni. Più volte ci ha infatti accompagnato sia nei pellegrinaggi (Medjugorje, Collevalenza, Montecassino, San Vittorino) che nelle celebrazioni donandoci sempre momenti di profonda riflessione con le sue omelie e le sue catechesi.

Padre Guy-Léandre NAKAVOUA LONDHET  viene consacrato sacerdote il 17.07.2005 in Congo a Brazzaville. Ha iniziato i suoi primi passi come sacerdote proprio nella parrocchia di cui ora è parroco, Santa Brigida di Svezia a Roma nella borgata di Palmarola. Era il 13.09.2005 e non sapeva neanche una parola di Italiano.

Perché è in Italia

Padre Guy si trovò improvvisamente proiettato in una realtà completamente nuova: “Nella nostra Congregazione abbiamo la possibilità di scegliere tre paesi dove vogliamo esercitare il ministero sacerdotale ed essere missionari. Avevo scelto: Gabon, Messico e l’Isola della Riunione sull’Oceano Indiano. Il Consiglio Generale, che ha il diritto di mandarci dove trova più necessità. Mi propose dunque (ce lo dice con un meraviglioso sorriso) di venire in Italia a Roma.

“Che c’è da fare a Roma con tutte le chiese, che riempiono il suo territorio, esisterebbe ancora uno spazio per la missione? Sinceramente non volevo venire in Italia, non me la sentivo, ma un confratello mi aveva detto: Vai e vedrai!. Per l’obbedienza dissi di sì e decisi di venire.

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