Giudicato colpevole della tortura, dell’abuso sessuale di 6 minori e della morte di 4 di esse, il mostro di Marcinelle è stato condannato all’ergastolo nel 2004. Oggi Dutroux scrive alle vittime una lettera di scuse.
Sono passati 14 anni da quando la Corte d’Assise ha sentenziato la definitiva condanna all’ergastolo di Marc Dutroux per i reati di abuso sessuale su minore, aggressione, omicidio per inedia e sequestro di persona. Nel 2012 i legali di quello che dalla stampa è stato denominato “Il mostro di Marcinelle” hanno cominciato a lavorare per l’ottenimento della libertà vigilata, a questo scopo l’avvocato Bruno Deyez ha preparato una lettera che Dutroux ha sottoscritto che serve ad ottenere una riconciliazione tra lui, le superstiti e i familiari delle vittime.
Il caso del mostro di Marcinelle: l’arresto e la condanna di Dutroux e della moglie
La vergognosa condotta criminale di Dutroux è cominciata nel 1985 con il rapimento di An Marchal e Eefje Lambrecks. L’uomo le teneva segregate in una cantina e saltuariamente andava a trovarle per abusare di loro e torturarle, le due bambine alla fine morirono di stenti e il mostro di Marcinelle le seppellì all’interno del luogo di segregazione. La sua attività è continuata senza che nessuno sospettasse di lui fino al 1996 quando la polizia belga ha cominciato a cercare le tracce di Laetitia Delhez, scomparsa il 9 agosto di quell’anno.
Un testimone è riuscito ad identificare un’auto bianca che apparteneva a Dutroux e 3 giorni dopo lui e la moglie vennero arrestati. Il 15 agosto gli agenti ritrovano Laetitia e Sabine (14 e 12 anni), in stato di shock, ma in buone condizioni di salute, qualche giorno dopo invece hanno trovano i cadaveri di Julie e Melissa (scomparse nel 1995). I corpi delle prime vittime An e Eefje vennero ritrovati solo il 3 settembre quando lo stesso Dutroux ha indicato agli agenti la cantina dove le aveva sepolte. La condanna definitiva all’ergastolo è stata stabilita dalla Corte d’Assise solo nel 2004.
Luca Scapatello