Sono passati 14 anni da quando la Corte d’Assise ha sentenziato la definitiva condanna all’ergastolo di Marc Dutroux per i reati di abuso sessuale su minore, aggressione, omicidio per inedia e sequestro di persona. Nel 2012 i legali di quello che dalla stampa è stato denominato “Il mostro di Marcinelle” hanno cominciato a lavorare per l’ottenimento della libertà vigilata, a questo scopo l’avvocato Bruno Deyez ha preparato una lettera che Dutroux ha sottoscritto che serve ad ottenere una riconciliazione tra lui, le superstiti e i familiari delle vittime.
La vergognosa condotta criminale di Dutroux è cominciata nel 1985 con il rapimento di An Marchal e Eefje Lambrecks. L’uomo le teneva segregate in una cantina e saltuariamente andava a trovarle per abusare di loro e torturarle, le due bambine alla fine morirono di stenti e il mostro di Marcinelle le seppellì all’interno del luogo di segregazione. La sua attività è continuata senza che nessuno sospettasse di lui fino al 1996 quando la polizia belga ha cominciato a cercare le tracce di Laetitia Delhez, scomparsa il 9 agosto di quell’anno.
Un testimone è riuscito ad identificare un’auto bianca che apparteneva a Dutroux e 3 giorni dopo lui e la moglie vennero arrestati. Il 15 agosto gli agenti ritrovano Laetitia e Sabine (14 e 12 anni), in stato di shock, ma in buone condizioni di salute, qualche giorno dopo invece hanno trovano i cadaveri di Julie e Melissa (scomparse nel 1995). I corpi delle prime vittime An e Eefje vennero ritrovati solo il 3 settembre quando lo stesso Dutroux ha indicato agli agenti la cantina dove le aveva sepolte. La condanna definitiva all’ergastolo è stata stabilita dalla Corte d’Assise solo nel 2004.
Luca Scapatello
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