La Santa Confessione è uno dei sacramenti più importanti a cui accostarsi per il credente, perché consente di veder rimessi i propri peccati.
La Confessione è un sacramento molto importante, essenziale nella vita di un credente. Ogni giorno commettiamo peccati, veniali o gravi, e saper distinguere tra essi per fare una buona confessione è fondamentale.
Quando ci si confessa, ci si sente subito meglio. Si riceve il perdono di Dio, tramite il sacerdote, e ci si rimette in cammino, con l’intenzione di migliorarsi. Tuttavia, questo è un sacramento molto serio, che deve essere affrontato con grande attenzione.
Ne va della salute della nostra anima, se ci si riflette. Non è un qualcosa da prendere sotto gamba, come a volte succede. Si tratta di un sacramento a cui ci si deve accostare con una preparazione interiore, sapendosi porre anche le giuste domande.
Come prepararsi alla Confessione
D’altronde, è un’esame di coscienza. Ci si guarda dentro, nel profondo, e si tira fuori tutto ciò che ha rappresentato un peccato. Come scrive Padre Andrea Gasparino nella sua guida al sacramento del perdono, è importante porsi delle domande, prima di andare a confessarsi.
Ad esempio, chiedersi se si è umili, se si cerca in modo disordinato la stima altrui, o se ci si deprime se trascurati. Bisogna chiedersi se si porta avanti l’abitudine a fare la vittima, se si pone il successo davanti alle persone, se si umiliano o emarginano gli altri, se si è invidiosi dei successi altrui. È importante pensare anche se si sfruttano i propri talenti o se li si tiene sotterrati.
Chiedersi se si è riconoscenti dei doni ricevuti da Dio, se si sa chiedere perdono per i propri sbagli. È importante sapersi fare autocritica, domandarsi se si trascura qualche familiare, se ci si interessa dei perseguitati, degli ultimi, se si ha il cuore duro vedendo delle sofferenze.
Prima di confessarsi bisogna chiedersi se si rispettano i dieci comandamenti, se ci si comporta da ipocriti, se si commettono dei sacrilegi, se si commettono atti impuri, se si è schiavi di uno o più vizi capitali. I peccati da confessare sono molti, e per ottenere il perdono, o meglio affinché la confessione valga, è necessario non commettere determinati errori durante il colloquio con il sacerdote.
Per essere valida c’è una condizione indispensabile
Una confessione fatta bene, come spiega il suddetto sacerdote, deve essere preceduta da un’esame di coscienza totalmente sincero. Sincerità è la chiave di una confessione come si deve.
Per fare in modo che durante il colloquio con il sacerdote si sia davvero sinceri, è bene tenere a mente queste domande:
- si è coscienti di dover riparare le confessioni passate, fatte in modo sbagliato?
- si è coscienti che una confessione senza pentimento è ritenuta nulla, ergo non valida?
- si è coscienti che è sacrilega la confessione in cui, di propria volontà, si è deciso di omettere una colpa grave?
Peraltro, è importante sapere che quando ci sono colpe gravi, che magari hanno creato danni a qualcuno, non basta la confessione. Bisogna porre rimedio al danno provocato, come possibile. Non serve mentire durante la confessione, anzi, si peggiorano solo le cose. Piuttosto, meglio attendere un altro momento per confessarsi, anziché renderla nulla.
