Perché suscita tante polemiche il Congresso Mondiale delle Famiglie a Verona?
E’ scomoda la verità sulla famiglia formata da un uomo e da una donna.
Si avvicina il Congresso mondiale delle Famiglie che si terrà a Verona il 29, 30, 31 marzo 2019.
I lavori si concluderanno domenica con la Marcia per la Famiglia (aperta a tutti). Ogni giorno piovono diffamazioni, critiche e falsità da parte di chi taccia gli organizzatori di imporre alla donna di stare a casa e di oscurantismo, per il semplice motivo che difendono la famiglia formata da un uomo e una donna e la vita che nasce da una mamma e un papà.
Attacchi offensivi e disinformazione da parte dei politici
Una verità negata dalle organizzazioni LGBT, esponenti politici del PD e del M5S in nome di nuove forme variegate di “famiglie”. Osteggiata con ogni mezzo fino ad attacchi di basso livello come quello della senatrice Monica Cirinnà, prima firmataria del decreto a favore delle Unioni Civili. La Cirinnà non perde occasione per dare il peggio di se, scorrazzando in piazza a Roma con un cartello offensivo nei confronti di chi crede in Dio e nel valore della famiglia.
Un grande evento che divide i due vice premier
Da un parte a favore, c’è Matteo Salvini che interverrà durante il Congresso, l’ospite politico più atteso, afferma che ribadirà le recenti parole del Papa a Loreto. La famiglia è fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna assume un’importanza e una missione essenziale, indispensabile e insostituibile.
Dall’altra parte, contrario, c’è il Ministro Di Maio che paragona la manifestazione a un nuovo Medioevo.
”Per me la famiglia è sacra, ma io sono per la libertà della donna, e lì si parla della donna come quella che deve stare a casa a cucinare o che deve stare a casa a badare alla famiglia”. Un’affermazione che “ignora” le libertà che caratterizzarono quel periodo storico e le grandi figure femminili che emersero in quel periodo storico. E dobbiamo dire grazie al cristianesimo che ha riconosciuto la dignità della donna, tanto che Gesù era criticato dai ben pensanti della sua epoca proprio per le sue idee ritenute rivoluzionarie e per avere accolto tra i suoi discepoli le donne, cosa che allora non era ammessa. In questo caso basterebbe studiare meglio la storia e l’idea distorta del Medioevo rientrerebbe.
Il Congresso difende la dignità della donna e non il contrario
L’affermazione precotta e confezionata del ministro Di Maio fa un po’ sorridere, basterebbe informarsi un minimo per rendersi conto che nessuno degli organizzatori vuole rinchiudere la donna in casa. Ma anzi difendere il diritto della donna a decidere liberamente senza costrizioni o scelte indotte da un sistema che non tiene conto delle sue esigenze familiari e lavorative.
Se poi c’è qualcuno che vuole schiavizzare la donna e ridurla ad un’incubatrice, svilendone tutto il suo valore e la sua dignità, beh questi sono proprio gli stessi detrattori del Congresso che fanno il tifo per l’utero in affitto. Una pratica vietata in Italia, che riduce la donna a un recipiente riproduttivo e un bambino a un oggetto di compravendita.
Ancora attacchi disonesti
Tra i tanti tentativi disonesti, di screditare il Congresso Mondiale sulle famiglie, eccone un altro che rende bene l’idea.Ecco un’immagine esempio della scorrettezza di coloro che rivendicano i loro diritti e non rispettano in primis la libertà di espressione e di pensiero degli altri.
Domenica 31 marzo tutti in piazza Bra a Verona
E’ proprio in difesa della libertà a manifestare le proprie idee (che non vale solo per coloro che scendono in piazza durante i Gay Pride) che siamo invitati a sostenere il Congresso Mondiale delle Famiglie. Ognuno può fare la sua parte, chi può partecipare, l’appuntamento è Domenica 31 marzo ore 12:00 in piazza Bra a Verona per la Marcia per la Famiglia, e chi non può partecipare fisicamente, può sostenerla a distanza con la preghiera.
Simona Amabene