San Massimiliano Maria Kolbe, martirizzato ad Auschwitz, amava fortemente Maria. Ecco il suo atto di Consacrazione alla Madonna.
San Massimiliano Kolbe diffuse l’amore per la Mamma celeste anche attraverso la stampa, creando, a Cracovia inizialmente, il giornale, “Il Cavaliere dell’Immacolata”, per parlare della sua associazione religiosa: “Milizia di Maria Immacolata”, che voleva portare ogni uomo alla conversione.
A Varsavia, poi, fondò “Niepokalanow” (“Città di Maria”). Quando, infine, ad Auschwitz, dopo due settimane senza cibo, lo giustiziarlo con un’iniezione di acido fenico in vena, Kolbe tese il braccio, inneggiando: “Ave, o Maria”. Era li per sostituirsi ad un altro prigioniero, che ebbe salva la vita. Dai suoi tanti scritti, traiamo questo Atto di Consacrazione a Maria Immacolata.
Consacrazione a Maria Immacolata di San Massimiliano Maria Kolbe
O Immacolata, Regina del cielo e della terra, rifugio dei peccatori e Madre nostra amorosissima, cui Dio volle affidare l’intera economia della Misericordia, io, indegno peccatore, mi prostro ai tuoi piedi, supplicandoti umilmente di volermi accettare tutto e completamente come cosa e proprietà tua e di fare ciò che ti piace di me e di tutte le facoltà della mia anima e del mio corpo, di tutta la mia vita, morte ed eternità.
Disponi pure, se vuoi, di tutto me stesso, senza alcuna riserva, per compiere ciò che è stato detto di te: “Ella ti schiaccerà il capo” (Gn 3,15), come pure: “Tu sola hai distrutto tutte le eresie sul mondo intero” (Lit.), affinché nelle tue mani immacolate e misericordiosissime io divenga uno strumento utile per innestare e incrementare il più fortemente possibile la tua gloria in tante anime smarrite e indifferenti e per estendere in tal modo, quanto più è possibile, il benedetto Regno del SS. Cuore di Gesù.
Dove tu entri, infatti, ottieni la grazia della conversione e santificazione, poiché ogni grazia scorre, attraverso le tue mani, dal Cuore dolcissimo di Gesù fino a noi. Concedimi di lodarti, o Vergine Santissima. Dammi forza contro i tuoi nemici. Amen.
Antonella Sanicanti