Il Santo Curato d’Ars era conosciuto da tutti per il suo dono confessionale: i fedeli accorrevano da ogni parte del Paese per farsi confessare da lui e riuscire ad ottenere un livello di purificazione che altri sacerdoti non erano in grado di far ottenere. Come tutti gli uomini dalla fede incrollabile il Curato d’Ars era tormentato dal demonio che desiderava ardentemente farlo crollare per ottenere uno dei figli prediletti di Dio. La tentazione demoniaca non aveva, però, alcun effetto su di lui poiché la sua fede era incrollabile.
A dimostrazione di questa continua lotta contro il demonio c’è un episodio della vita del Santo che rende idea della ferocia con la quale il signore degli inferi desiderava farlo crollare. Una sera la sua cella prende a fuoco mentre lui stava pregando e uno dei confratelli lo avverte di quanto sta capitando. Il Curato d’Ars reagisce tempestivamente alla notizia dicendo: “Quel villano d’un grappino! Non ha potuto prendere l’uccello, e così brucia la gabbia”. Il demonio voleva impedirgli di celebrare la Messa il giorno seguente, ma lui non si fece intimorire. Proprio a causa di questa continua lotta contro il male, il Signore diede al Curato d’Ars il potere di scacciare i demoni dai corpi dei posseduti, rendendolo uno dei più potenti esorcisti della storia.
Di seguito vi proponiamo alcuni dei consigli che il Santo Curato d’Ars lasciò ai fedeli per combattere il demonio:
– Non immaginate che esista un luogo sulla terra in cui possiamo fuggire dalla lotta contro il demonio. Se abbiamo la grazia di Dio, che non ci viene mai negata, possiamo sempre trionfare.
– Come il buon soldato non ha paura della battaglia, così il buon cristiano non deve aver paura della tentazione. Tutti i soldati sono validi nell’accampamento, ma è sul campo di battaglia che si vede la differenza tra coraggiosi e codardi.
– Il demonio tenta solamente le anime che vogliono uscire dal peccato e quelle che sono in stato di grazia. Le altre già gli appartengono, non ha bisogno di tentarle.
– Una santa si lamentò con Gesù dopo una tentazione, chiedendogli: “Dov’eri, mio adorabile Gesù, durante quell’orribile tempesta?”, al che Egli le rispose: “Stavo in mezzo al tuo cuore, incantato al vederti lottare”.
– Un cristiano dev’essere sempre pronto al combattimento. Come in tempo di guerra, ha sempre sentinelle qui e lì per vedere se il nemico si avvicina. Allo stesso modo, dobbiamo stare attenti per vedere se il nemico non ci sta preparando delle trappole, e se viene a coglierci di sorpresa.
– Tre cose sono assolutamente necessarie contro la tentazione: la preghiera, per chiarirci; i sacramenti, per rafforzarci; la vigilanza, per preservarci.
Luca Scapatello
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