Ecco alcune preziose proposte per immergersi spiritualmente in uno dei giorni più importanti per un cristiano.
La preghiera, la meditazione, la riflessione sul mistero della Morte di Gesù in croce: è il centro di questo giorno così particolare. La sofferenza di Cristo, segno del suo immenso amore per noi. Per questo, cerchiamo di viverlo in modo solenne, senza farlo passare come un qualunque giorno della settimana.
Venerdì Santo: un giorno solenne e particolare
Il Triduo Pasquale è il momento più importante dell’Anno Liturgico, ma ancor più forte è il Venerdì Santo. In questo giorno meditiamo la passione, la salita al Calvario e la morte di Gesù in croce. Lui, Agnello immolato per la salvezza di ognuno di noi, non ha esitato a donare la sua vita per la remissione dei nostri peccati.
Ma come vivere questo giorno così solenne? Certo non come un giorno qualsiasi della giornata. È necessario fare un po’ di silenzio intorno a noi e, dove possibile, anche seguire alcune pratiche che mettano in comunione non solo lo spirito (che medita su questo sacro momento) ma anche il corpo.
Prepariamo spirito e corpo a questo giorno, anche con il silenzio
Sarebbe bello iniziare questa giornata anche con un piccolo sacrificio, magari svegliandosi prima del solito. Non siamo, certo, abituati a fare “sacrifici veri e propri”, ma Cristo non ce li chiede: vuole solo che lo seguiamo in questo giorno così importante, e prepariamo sin dal mattino, il nostro cuore alla meditazione del mistero della sua morte.
Facciamo silenzio, dentro e fuori da noi: spegniamo (dove possibile ovviamente) cellulari, computer, televisione…insomma tutto ciò che possa distrarci dal significato vero di questo giorno. Accanto a questo, digiuniamo, come la Chiesa ci dice, limitando i pasti a cose frugali, pensando che Gesù non ebbe, di certo, il tempo o la forza di mangiare in questo giorno di Passione.
Chiediamo perdono per le nostre mancanze
Recitiamo il Santo Rosario, dando importanza ai Misteri Dolorosi che ci accompagnano per mano sulla via del Calvario. Veneriamo la Croce di Cristo e sostiamo in preghiera davanti a lei.
Se in cuor nostro, sappiamo di dover chieder perdono a qualcuno per un torto fatto, non aspettiamo ancora: in questo giorno, Gesù donando la sua vita sulla Croce, ha perdonato ogni nostro peccato. Facciamo così anche noi: ripariamo ai torti fatti, chiedendo perdono alla persona interessata.
Partecipiamo alla Liturgia della Croce nelle nostre parrocchie, meditiamo e preghiamo le stazioni della Via Crucis, cercando di capire al meglio il “motivo per cui Gesù è morto per noi sulla Croce”.
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La sofferenza di Gesù e di Maria
Guardiamo, non solo alla sofferenza di Gesù, ma anche al dolore di Maria, sua madre, ai piedi della Croce, meditando i Sette Dolori di Maria. E in ultimo, scriviamo anche un pensiero a Gesù su di un biglietto, ringraziandolo del suo sacrificio e del dono che lui stesso ha fatto a ciascuno di noi.
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ROSALIA GIGLIANO