L’emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus continua a produrre nuovi contagiati. Aumentano morti ma anche guariti. E il Governo ha affermato che il ritorno alla normalità sarà graduale.
Ha fatto discutere nelle scorse ore la circolare ministeriale diffusa dal ministro dell’Interno Lamorgese, in cui si lascia spazi alla possibilità di compiere attività sportiva all’aperto. Diversi governatori regionali, tra cui quelli di Lombardia, Campania o Sicilia, hanno replicato al Ministero affermando che nei loro territori regionali ha precedenza l’ordinanza emanata dal Presidente di Regione.
Rimane il dubbio se inserire nel provvedimento la norma specifica che concede la possibilità di un’ora d’aria per i bambini, oppure lasciare che sia solo una raccomandazione concessa al buon senso delle persone. Il testo finale potrebbe indicare la possibilità dei bambini di uscire con uno dei due genitori ma rimanendo “in prossimità della propria abitazione”.
Nel decreto che verrà varato nelle prossime ore e che prorogherà la chiusura fino al 13 aprile, tuttavia, tra le altre cose dovrebbero essere vietati anche gli allenamenti all’interno degli impianti sportivi.
Intanto, sono arrivati a quota 110.574 le persone contagiate dal virus in Italia, aggiornate ai dati forniti dalla Protezione civile al primo aprile. Oggi sono 4.782 persone in più rispetto a ieri, registrando una crescita del 4,5%. Di queste, 13.155 sono decedute, 727 solo oggi con un aumento del 5,8%. Un numero molto alto, e che provoca molto dolore. Mentre invece 16.847 sono guarite. Un dato, quest’ultimo, che giorno dopo giorno cresce e lascia quindi ben sperare.
I soggetti positivi ad ora sono 80.572, 110.574 se si aggiunge il totale di morti e guariti. Conteggiando cioè tutte le persone che sono state trovate positive al virus dall’inizio dell’epidemia.
Tuttavia, dall’incontro del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte con le opposizione si apprende che l’intenzione è di tornare gradualmente alla normalità. “Il Comitato tecnico scientifico ci invita a non abbassare la guardia. Dobbiamo programmare un ritorno alla normalità che deve essere fatto con gradualità e deve consentire a tutti, in prospettiva, di tornare a lavorare in sicurezza”, ha detto Conte.
Specificando tuttavia che verranno comunque valorizzate le misure di sicurezza. “Valorizzeremo ulteriormente i protocolli di sicurezza. Questo il nostro impegno”.
Giovanni Bernardi
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