Il premier Conte annuncia in diretta televisiva le misure che entreranno in vigore dal 4 maggio. Graduale riapertura, e ai motivi di uscita si aggiunge la possibilità di recarsi dai congiunti. Si potranno celebrare i funerali ma ancora non le Messe.
Conte ha spiegato che nei prossimi giorni “avremo una conferma generalizzata per le misure di distanziamento e gli spostamenti”, ma non sarà possibile uscire dalla Regione se non per motivi di emergenze, e all’interno della regione rimarranno le stesse motivazioni di spostamento per necessità, lavoro e salute, e in aggiunta saranno possibili gli spostamenti mirati per fare visita a congiunti.
“Vogliamo consentire delle visite che saranno mirate e fatte nel rispetto delle distanze con adozione di mascherine e divieto di assembramento, non sono consentiti party privati o ritrovi di famiglie”, ha detto Conte. Confermato quindi il divieto di spostarsi in una regione diversa rispetto a quella in cui attualmente ci si trova, ad eccezione dei casi di esigenze lavorative, di urgenza e di salute, per le quali è possibile un trasferimento fuori regione.
Verrà però introdotta la regola più stringente per chi è in presenza di sintomatologia da infezione, problematiche respiratorie e febbre, che non solo è consigliato ma è obbligatorio rimanere presso il proprio domicilio. I divieti di assembramenti rimarranno perciò tali, e il sindaco può disporre una temporanea chiusura di specifiche aree più critiche.
Nei parchi, sarà consentito l’accesso “condizionato al rigoroso rispetto delle distanze”, e anche qui i sindaci potranno disporre la chiusura delle aree qualora non ci siano le condizioni di sicurezza. Per quanto riguarda l’attività sportiva e motoria, sin qui era possibile svolgerla nelle immediate vicinanze dell’abitazione ma adesso ci si potrà allontanare, anche se rispettando la distanza di almeno due metri.
Si va perciò verso una graduale ripresa delle attività sportive, “nell’esigenza di tutelare la salute delle persone”, e saranno consentite le sezioni di allenamento degli atleti professionisti e riconosciuti tali. Ma anche qui, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e a porte chiuse.
Via libera finalmente almeno alle cerimonie funebri. Qui Conte si è soffermato parlando di una “fitta interlocuzione” che ha portato all’apertura per le cerimonie funebri ma non per le liturgie ordinarie. “Qui devo aprire una parentesi”, ha detto Conte durante la conferenza stampa. “Credo abbia addolorato tutti assistere a tanti decessi senza la possibilità nemmeno di un raccoglimento, di una preghiera o di ultimo saluto ai propri cari”.
Perciò dal 4 maggio saranno consentite le cerimonie funebri, ma con un massimo di quindici persone, “possibilmente all’aperto” ma con l’obbligo di mascherine e di distanziamento sociale. “Devo ringraziare la Cei e le persone che hanno sensibilità religiosa”, e comprendo “comprendo perfettamente la sofferenza che questo sta procurando”, in quanto il culto è un “diritto fondamentale” dell’essere umano.
“Ma dobbiamo continuare a interloquire col comitato tecnico scientifico su questo tema, e confido di potere configurare un pacchetto per la riapertura nelle prossime settimane anche ad altre cerimonie religiose“, ha detto Conte.
Dal 4 maggio sarà poi consentita anche l’attività di ristorazione con asporto ma senza assembramenti davanti ai bar e ristoranti. Bisognerà rispettare le distanze e consumare il cibo a casa o in ufficio, ma non davanti al posto di ristoro. Sulle attività produttive in generale, invece, Conte ha affermato di avere “operato una svolta”. “Riapriamo dal 4 maggio. Riapre la manifattura, le costruzioni, il commercio all’ingrosso funzionale alla manifattura e alle costruzioni: è un passaggio importante. Ma le aziende rispetteranno i controlli di sicurezza sui luoghi di lavoro”.
Conte ha spiegato di avere sottoscritto un accordo il 24 aprile con mondo del lavoro e parti sociali, ma il messaggio rivolto alle imprese del Premier è: “attenzione, recuperate questo nuovo protocollo, e iniziate a lavorare. Anche da prima del 4 maggio sono consentite le attività per rispettare queste misure di sicurezza“.
Un passaggio critico, ha spiegato, riguarda i flussi degli spostamenti, ed è stato redatto un protocollo di sicurezza per il trasporto, quindi bisognerà che tutti i mezzi pubblici si predispongano alle misure di sicurezza. Un altro protocollo di sicurezza è stato siglato per garantire tutela della salute sui cantieri.
“Con queste prescrizioni rigorose ci avviamo ad allentare il lockdown per il 4 maggio”, ha detto Conte. Specificando però che le unità specifiche per il coronavirus nelle regioni dovranno informare costantemente il governo “sull’andamento dei contagi nei territori e dell’adeguatezza delle strutture sanitarie”.
“Solo così il comitato tecnico scientifico sarà in grado di elaborare le risposte e monitorare le situazioni critiche”, e il ministro della salute indicherà le soglie sotto le quali bisognerà prendere nuovi provvedimenti. “Solo così avremo la possibilità di intervenire nelle situazioni critiche e chiudere di nuovo il rubinetto”, ha incalzato Conte. Aggiungendo che “non possiamo permettere che l’andamento del contagio sfugga di mano e vada fuori controllo”.
“Ci assumiamo il rischio dell’apertura ma con tutte le precauzioni del caso”, ha ripetuto più volte il premier. Che ha voluto poi “anticipare alcuni dettagli del piano messo a punto e che continuerà: il 18 maggio puntiamo a una riapertura anche del commercio a dettaglio, servente alle attività manifatturiere e alle costruzioni”.
Sempre il 18 maggio “si riapriranno musei, mostre, biblioteche e allenamenti a squadre in campo sportivo”. Inoltre “il 1 giugno è la data in cui vorremmo riaprire più ampiamente attività di bar, ristorazioni, parrucchieri, centri estetici, centri massaggio e altre attività di servizio alla persona”.
Si tratta, ha specificato, di “un programma differito a tappe”, visto che “alcune attività chiedono un contratto più stretto per le persone”, e “ci saranno una serie di cautele che adotteremo per tempo”. Per la stagione balneare, invece, si prevede una programmazione articolata e cauta”.
Infine si è soffermato anche sul tema dei pagamenti agli autonomi. “Lo sforzo per i pagamenti è grande”, e “ci sono ritardi dalle regioni”. “Attendiamo di completare il patrimonio informativo che permetterà all’Inps di erogare il dovuto”, ha detto ancora Conte scusandosi con quanti aspettano ancora il contributo.
“Il Paese non riparte se non ripartono le imprese, e siamo allo studio per poter intervenire. Con il nuovo decreto ci sono più fondi per gli autonomi e aiuti concreti per le fasce più deboli”. Per “chi ha ottenuto il bonus, stiamo pensando di rinnovare senza rinnovare la richiesta”. Ma “la nostra richiesta parte da un sostegno all’attività di impresa, ha spiegato. “Il nostro obiettivo non è avere più sussidiati ma più occupati”.
“Difficile abbandonare lo strumento dell’autocertificazione”, dice Conte. “Con questo nuovo provvedimento non avremo un liberi tutti, non possiamo permetterci di dire che si esce liberamente. Comprendiamo che questo regime restrittivo è molto pesante, però ci deve essere sempre un motivo per spostarsi”.
Giovanni Bernardi
Segui tutte le nostre News anche attraverso il nuovo servizio di Google News, CLICCA QUI
“Donami la pazienza”. Questa è la preghiera della sera da recitare questo venerdì per meditare…
In molti si chiedono se Padre Pio avesse una devozione verso le anime sante del…
Due avvenimenti ritenuti miracolosi sono legati alla devozione marina della Madonna della Guardia di Gavi,…
Specialità della tradizione dedicata a santa Cecilia, le pettole sono buonissime e perfette in questa…
Per nove giorni consecutivi ci rivolgiamo con fiducia alla Vergine Maria che per il tramite…
San Francesco d'Assisi è uno dei Santi più venerati e conosciuti da tutto il mondo…